Agricoltori autonomi: «Trattori in corteo martedì a Voghera contro le scelte Ue»
VOGHERA. Sbarca anche in Oltrepo la protesta degli agricoltori contro le politiche per il settore messe in atto dall’Unione Europea. Dopo la mobilitazione dei colleghi francesi e tedeschi, la protesta si sta allargando in varie zone d’Italia, anche in provincia di Pavia. Martedì 30 gennaio ci sarà una sfilata di trattori in contemporanea a Voghera e a Melegnano. Il sit-in di Voghera partirà alle 8 dal parcheggio della ex caserma, ma sono già previsti appuntamenti a Casteggio (mercoledì 31), Broni (giovedì 1° febbraio), Stradella (venerdì 2 febbraio), mentre per sabato 3 gli organizzatori, in base alle adesioni raccolte gli altri giorni, stanno pensando ad una grande manifestazione a Pavia.
Al momento sono circa 300 gli agricoltori iscritti al gruppo Whatsapp locale che fa riferimento al coordinamento nazionale “Riscatto agricolo”: alcuni di loro si sono trovati giovedì sera a Casteggio per programmare la mobilitazione e per il debutto a Voghera si spera in un centinaio di trattori a sfilare per le vie della città, in modo da creare un serpentone di un chilometro.
«Si tratta di una protesta apolitica e del tutto pacifica, visto che chiederemo i permessi necessari – sottolinea Marco Zanleone di Borgo Priolo, uno dei componenti del comitato oltrepadano –. Vogliamo solo essere ascoltati perché le politiche che stanno portando avanti rischiano di massacrare l’agricoltura».
Il manifesto di “Riscatto agricolo” si articola in dieci punti, tutti legati ad una profonda revisione della politica agricola europea: tra questi, il divieto di importazione di prodotti agricoli provenienti da Paesi dove non sono in vigore gli stessi regolamenti produttivi e sanitari, l’eliminazione dell’obbligo di tenere incolto il 4% dei terreni seminati sopra i 10 ettari, la detassazione di Imu e Irpef per il mondo agricolo, le agevolazioni sui costi del gasolio agricolo, regolamenti stringenti sull’ingresso nel mercato dei cibi sintetici, togliere l’Iva su alcuni prodotti alimentari primari, contenimento della fauna selvatica, rivalutazione della figura dell’agricoltore e dell’allevatore, a partire dalle scuole, non additandola come responsabile dell’inquinamento ambientale. A preoccupare gli agricoltori, infine, l’installazione degli impianti fotovoltaici su terreni produttivi.
«L’agricoltura e l’allevamento sono settori già in difficoltà e vengono tolte quelle poche risorse che consentono di andare avanti – aggiunge Zanleone -. E le associazioni di categoria ci hanno mollato. Per questo, chiediamo che alla mobilitazione partecipi anche la popolazione: i cittadini devono capire che colpire l’agricoltura significa colpire la loro qualità della vita e il loro portafoglio». —