Infiltrazioni al PalaRavizza, l’assessore Trivi: «Struttura di nuovo agibile»

PAVIA. «Non una goccia d’acqua è caduta sul parquet del PalaRavizza: si sono staccati dei pannelli dal soffitto per la rottura della rete su cui appoggiava la guaina impermeabilizzante. Infiltrazioni? Potrebbe anche essere, i pannelli avevano degli aloni ma non erano inzuppati d’acqua». Pietro Trivi prova a ridimensionare quanto accaduto nei giorni scorsi, con il Comune costretto a dichiarare la temporanea inagibilità del palazzetto («forse è stato un eccesso di scupolo, ma riteniamo di aver fatto la cosa giusta», dice l’assessore allo Sport).

Ne ha fatto le spese anzitutto la Ginnastica Pavese, che ha dovuto annullare la gara del campionato individuale femminile di artistica Silver Lb-Lb3, in programma nel weekend in Treves (circa 400 le atlete che avrebbero dovuto competere), e anche la Riso Scotti e la Sanmaurense, emigrate su altri campi per potersi allenare.

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Nella serata di venerdì Trivi aveva anche postato sulla pagina Facebook del suo assessorato, assieme alle scuse per i disagi («seppure non dipesi dal Comune») alle società danneggiate, anche un ringraziamento al settore lavori pubblici del Comune per «la pronta collaborazione e il tempestivo intervento, pur tra mille difficoltà sopravvenute, che ha consentito di rendere agibile il palazzetto».

In attesa dell’intervento definitivo

Agibile? Eppure le foto che pubblichiamo in questa pagina, scattate sabato mattina, mostrano operai ancora al lavoro dell’impresa Prog. Edil (che appena tre anni fa aveva effettuato l’impermeabilizzazione di tutto il tetto del palazzetto, ed è stata chiamata dal Comune a intervenire), teloni stesi su una porzione del parquet, e le transenne sistemate davanti alle porte d’accesso con la scritta “Campo chiuso - vietato l’ingresso”.

D’altronde lo stesso assessore Trivi nel suo post ammette che la copertura del palazzetto «è stata danneggiata dalle abbondanti piogge di questi giorni» e riporta il messaggio ricevuto dal settore Lavori pubblici del Comune in cui si dice che gli uffici «hanno verificato che le perdite sono state eliminate, in attesa dell’intervento definitivo», che dovrebbe essere eseguito la prossima settimana «dopo le piogge».

“Perdite”, dunque, il che conferma quanto riferito da alcuni testimoni, secondo cui già mercoledì si erano verificate infiltrazioni d’acqua all’ingresso del palazzetto.

L’edificio costruito a metà anni ’80 con telaio in cemento armato prefabbricato ha avuto negli anni parecchi e ricorrenti problemi. L’impermeabilizzazione originale realizzata con guaine bituminose era stata rifatta a metà anni ’90 con una ricopertura con teli di Pvc privi di amianto.

I lavori del 2020

Nel 2020 l’amministrazione, utilizzando fondi già incassati dalla giunta precedente nell’ambito dei bandi periferie, aveva affidato alla Prog. Edil di Milano un intervento, costato circa 500mila euro. I lavori prevedevano all’esterno il rifacimento delle impermeabilizzazioni del palazzetto «mediante la rimozione dei teli in Pvc e dei sottostanti strati ad eccezione delle guaine bituminose e la successiva applicazione di Poliurea. Per le terrazze inferiori l’applicazione della Poliurea sulle guaine già in essere. Il rifacimento di tutti i bocchettoni ed i pluviali».

All’interno invece l’intervento consisteva nella «sistemazione dei controsoffitti danneggiati dalle infiltrazioni mediante la rimozione (e successivo ricollocamento di pannelli nuovi) dei pannelli dalle campate più alte per il loro riutilizzo quale sostituzione dei pannelli soprastanti le tribune e il campo principale danneggiati dalle infiltrazioni, lasciando quelli avanzati quale riserva a disposizione dell’ente, la ritinteggiatura delle pareti dei tamponamenti».

Insomma, un intervento che avrebbe dovuto essere risolutivo. Ma a quanto pare sono bastati alcuni giorni di pioggia a rimettere di nuovo in crisi la tenuta del palazzetto. —