Boom contratti truffa luce e gas: in due mesi più di mille ricorsi in provincia di Pavia
foto da Quotidiani locali
PAVIA. Il mercato libero dell’energia moltiplica i “contratti truffa” stipulati a danno degli utenti pavesi. Sono circa 1.000 le segnalazioni-denuncia presentati a Federconsumatori Pavia di contratti firmati da ignari clienti residenti in provincia, convinti di parlare al telefono con operatori della propria società fornitrice di luce e gas, e invece raggirati perché spinti a passare a un altro gestore, da persone che nulla hanno a che fare con loro, se non il fatto di aver carpito i dati. I contratti in questione di solito riservano una sorpresa, che si vede con la prima bolletta in arrivo: «Accade nella stragrande maggioranza dei casi che il cambio non sia vantaggioso – spiega Cristiano Maccabruni, presidente di Federconsumatori Pavia –. Solo in seguito i clienti si rendono conto di aver firmato un contratto che non volevano, per cui come minimo pagano bollette rincarate del 10-30%, se non del doppio».
«Attenti alle telefonate truffa»
Le vere società che forniscono luce e gas stanno all’erta e lanciano un appello ai clienti. Tra queste c’è anche Agsm Aim Energia, che opera per conto di Confartigianato Pavia. «Ogni giorno molti di voi ricevono telefonate truffa da persone che si spacciano per operatori del nostro fornitore convenzionato Agsm Aim Energia - spiega Paolo Cerri, consulente energia e welfare aziendale -. Molte di loro fanno riferimento a presunte scadenze contrattuali o a mancati agganci delle utenze di recente spostamento, a disguidi tecnici, cambio di offerte e tanto altro, al solo fine di intimorire i clienti e strappare i loro dati per stipulare altri contratti. Consigliamo di fare molta attenzione perché si tratta di persone che agiscono illegittimamente sfruttando impropriamente i dati presenti sul sistema informatico integrato dove vengono necessariamente caricate le richieste di passaggio da un fornitore ad un altro».
«Nel rispetto della privacy non abbiamo mai divulgato, e mai lo faremo, i vostri dati ad alcuno per scopi commerciali – conclude Cerri –. Pur avendo già segnalato il problema ai nostri fornitori e all’Autorità competente, queste telefonate persistono e, oserei dire, si intensificano prendendo di mira proprio i clienti con i quali abbiamo stipulato di recente un contratto di energia».
Mille casi segnalati da gennaio
Una situazione che sta diventando emergenza. Lo confermano le già 1.000 segnalazioni presentate a Federconsumatori dal gennaio scorso. «Ne riceviamo 10-15 al giorno – spiega Maccabruni –. Per lo più le persone che le ricevono stavano nella maggior tutela. Parliamo soprattutto di anziani e stranieri. «Chi si spaccia per operatore di società luce e gas conosciute è sicuramente formato per convincere i clienti, dei quali, non si sa come, conoscono i dati – prosegue Maccabruni –. La fase iniziale della telefonata la usano per agganciare il cliente raccontando qualche storia e basandosi sulle informazioni ricevute. Poi gli fanno un nuovo contratto».
E conclude: «Ma la cosa da sapere è che il proprio gestore non utilizzerebbe mai una telefonata per comunicare qualcosa al proprio cliente, semmai lo evidenzierebbe in bolletta». —