Pavia, a febbraio record di pioggia: mai così tanta negli ultimi 50 anni
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foto da Quotidiani locali
PAVIA. Mai così tanta pioggia su Pavia dal 1974: con quasi 160 millimetri caduti a febbraio, il mese scorso ha eguagliato anche i record del 2014 e del 2016, tra gli anni più piovosi degli ultimi due secoli. «E pensare che di solito è il periodo meno piovoso dell’anno insieme a luglio» spiega Tommaso Grieco, meteorologo del Centro meteo lombardo e curatore di Paviameteo, il portale che monitora il tempo che fa a Pavia e provincia dove, ormai da settimana, insiste il maltempo che ha gonfiato i corsi d’acqua e allagato edifici e scuole, com’è successo al Caramuel di Vigevano o al Palaravizza, che doveva ospitare una gara di ginnastica artistica partecipata da oltre 400 atlete annullata dagli organizzatori per via delle infiltrazioni d’acqua nel palazzetto.
Oltre la media
Dalla siccità estrema capace di assetare fiumi e campi alla pioggia eccezionale che, millimetro dopo millimetro, è arrivata a livelli mai registrati negli ultimi 50 anni: caduta senza violenza ma inesorabile, lo scorso febbraio sono stati registrati 158.8 millimetri di precipitazioni su Pavia città. Per superare questo record appena segnato, bisogna tornare al 1974, quando gli igrometri hanno registrato 191millimetri.
La quantità d’acqua caduta in città supera di quasi quattro volte la media storica delle precipitazioni: secondo le centraline di Paviameteo, infatti, nel trentennio 1981-2010 sono caduti in media 42,9 millimetri di pioggia a febbraio.
«La circolazione è cambiata a partire dalla seconda metà del mese scorso: adesso scorrono correnti provenienti dall’Atlantico che sono le vere protagoniste di questo periodo – prosegue Grieco – e se la pioggia caduta a gennaio rientra nelle medie annuali in questo momento, è difficile scorgere in tutta Europa correnti anticicloniche capaci di portare giornate di bel tempo. Erano anni che non si vedevano condizioni pluviometriche analoghe a quelle che stiamo vivendo adesso. A confronto con l’andamento degli anni passati è quasi un’anomalia, poiché le masse d’aria provenienti dall’Atlantico sono state il grande assente delle rilevazioni meteo degli ultimi anni». Questi i grandi movimenti d’aria e nuvole che hanno portato a precipitazioni con pochi eguali nella storia del meteo cittadino e pavese.
Il metro di paragone è con il 2014 e 2016, gli anni più piovosi mai registrati a partire dal 1813, cioè più di due secoli fa. Nel febbraio 2016, infatti, sono caduti 156.2 millimetri, mentre il valore di due anni prima è identico a quello registrato lo scorso mese: 158.8 millimetri. «Una rarità, per l’andamento storico del meteo pavese» aggiunge Grieco. «I dati storici, infatti, ci dicono che febbraio è il mese meno piovoso dell’anno insieme a luglio, quando a le precipitazioni si concentrano i brevi e violenti temporali estivi».
«Aria di primavera»
Secondo l’esperto, il meteo di questi giorni è più tipico della primavera che dell’inverno: «La perseveranza delle precipitazioni di questo periodo ci traghettando verso uno scenario più simile alla primavera che all’inverno, quando invece le piogge sono più intense e concentrate».
Dopo estati di siccità e fiumi in secca, per un territorio che ha conosciuto i morsi della sete non è il peggiore dei mali: «Dopo i periodi di siccità dei mesi scorsi – prosegue il meteorologo – il terreno si è ormai abituato ad assorbire tanta acqua, ma non va dimenticato che viviamo in un contesto fragile: basta un temporale ben assortito e il territorio si sgretola, com’è successo per esempio in Oltrepo che è un territorio soggetto a frane». E secondo le previsioni dell’esperto, salvo qualche schiarita il maltempo continuerà ad aleggiare sulla nostra città fino alla seconda metà di marzo, quando arriveranno le prime giornate di sole stabile così tipiche della primavera. —