La Voghe naufraga con la Lavagnese: squadra contestata, Molluso è in bilico. LE PAGELLE
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foto da Quotidiani locali
LAVAGNA (GE). La Vogherese sprofonda a Lavagna. Sul campo sintetico del Riboli va in scena una gara a senso unico, dominata dalla Lavagnese, che con un 4-0 annichilisce una Voghe spenta, priva di idee e senza carattere. Il netto ko in terra ligure lascia i rossoneri a quota 33 punti, in zona play out, a -1 dalla salvezza diretta, ma la sensazione è che questo tracollo possa portare a conseguenze immediate, con la panchina di mister Molluso a serio rischio. La Voghe è stata anche pesantemente contestata dai propri tifosi, accorsi in gran numero a Lavagna. Oltre a una serie di cori di scherno e di improperi assortiti, i sostenitori rossoneri hanno preteso che i giocatori togliessero la maglia dopo un acceso confronto nel post gara.
La partita
Il primo segnale di un pomeriggio da incubo per la Voghe si materializza dopo pochi minuti dal via del match. Al 4' , infatti, Cericola riceve palla sulla destra, punta Giglio e poi scarica sul primo palo la conclusione del vantaggio. La Voghe, in campo col 3-4-1-2, con Giglio schierato sul centro sinistra della linea difensiva, e Occhipinti sulla trequarti, non abbozza alcuna reazione.
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I rossoneri subiscono costantemente l'iniziativa, l'intensità e l'ardore agonistico della Lavagnese. Le azioni dei padroni di casa passano spesso dall'estro di Lombardi, che parte da mezzala, ma arriva spesso a concludere o a rifinire per i compagni. Si assiste cosi ad un monologo della formazione ligure. Nel primo tempo, il portiere rossonero Tota limita il passivo, con tre interventi di rilievo, sulle conclusioni da fuori di Lombardi e di Romanengo, e sul colpo di testa di Vannucci, sugli sviluppi di un corner. Nel dominio totale della Lavagnese, che vince tutti i duelli, e mostra un'aggressività superiore, si aggiungono la traversa scheggiata da Masini, imbeccato da un lancio perfetto di Lombardi, e una rovesciata di Magazzù, scaturita da un corner, su cui la difesa rossonera è riuscita a salvarsi. Il punteggio all'intervallo recita soltanto 1-0 per la Lavagnese, ma il risultato non rispecchia la chiara supremazia della formazione di casa.
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La ripresa
Nella ripresa, si assiste al naufragio completo della Voghe. Passano pochi secondi dal via del secondo tempo, e Lombardi, dal vertice sinistro dell'area, inventa una parabola perfetta che si insacca sotto l'incrocio dei pali. La Voghe prova a cambiare qualcosa tatticamente, con gli ingressi di Usardi e Bahirov, e il passaggio al 4-3-1-2, ma la musica non cambia. Al 13', Bahirov, servito da Losio, avrebbe la chance per accorciare le distanze, ma il suo tiro da distanza ravvicinata risulta innocuo.
Decisamente più incisiva la Lavagnese, quando si propone in attacco. Al 16', Tota vola sulla botta di Magazzù, ma i padroni di casa continuano a spingere e al 20', Cericola cala il tris con un tiro preciso, dal lato destro. Nella circostanza, la Voghe perde anche Balesini per infortunio. Al suo posto si rivede in campo Morra, assente da metà ottobre. I rossoneri sono totalmente apatici, e assistono passivamente allo show della Lavagnese, che al 29' completa il poker con la punizione vincente di Romanengo dal limite.
Nel finale, Tota si supera sul colpo di testa di Masini. Poi, per la Voghe, si registra un tentativo di scavetto di Binous, innescato da Trevisiol, ma il portiere di casa Donini chiude in uscita. Dopo 3' di recupero, totalmente pleonastici, la Lavagnese può festeggiare per una vittoria roboante, che permette alla squadra di Ruvo di portarsi a quota 35, momentaneamente fuori dall'area play out. Notte fonda per la Voghe, chiamata dai propri tifosi sotto la curva e contestata in modo pesante. Domenica al Parisi arriva il Borgosesia, ultimo, ma ieri capace di fermare il Derthona sul pareggio.
La certezza è che, in casa rossonera, serva una svolta dopo una prova disastrosa, e senza attenuanti. Saranno ore di riflessione per lo stato maggiore rossonero, che ha intenzione di prendere provvedimenti immediati dopo la figuraccia rimediata a Lavagna. Il primo a pagare potrebbe essere Molluso. In giornata sono attese decisioni dal club di via Facchinetti.
ALESSANDRO QUAGLINI
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LE PAGELLE
7 TOTA Il fatto che sia il migliore della Voghe descrive bene la giornataccia dei rossoneri. Tre interventi decisivi nel primo tempo, due parate superlative nella ripresa. L'unico a salvarsi dal naufragio collettivo.
5 BALESINI Non trova le contromisure agli assalti continui della Lavagnese. Sul terzo gol, quando Cericola lo supera di slancio, accusa un infortunio, che lo costringe ad uscire in barella.
5 GATELLI Centrale nel pacchetto difensivo a tre dei rossoneri. Affonda sotto i colpi degli attaccanti avversari.
5 GIGLIO Schierato da braccetto difensivo a sinistra, va subito in difficoltà in occasione del primo gol di Cericola. Nella ripresa torna a centrocampo, ma il suo rendimento non migliora.
5 DAPRATI Non copre a dovere, e non supporta la manovra offensiva. Inconsistente sulla destra.
5,5 GERACE Non trova i tempi di gioco in mediana, dove la Lavagnese ha una marcia in più. Sostituito.
5 ISTERI La sua costante ricerca del fraseggio nello stretto non porta frutti. Non aiuta nel filtro a centrocampo.
5,5 LOSIO Funziona pochissimo anche sulla corsia mancina della Voghe. Suo l'assist per Bahirov, non capitalizzato.
5,5 OCCHIPINTI Proposto sulla trequarti, nel primo tempo è tra i più vivi della Voghe agonisticamente. Poi viene coinvolto nella mediocrità generale.
4,5 MARKOVIC Apporto totalmente irrilevante. Il centravanti rossonero aiuta poco la squadra in fase di non possesso, e davanti non si vede mai.
4,5 BINOUS Qualche pallone gestito spalle alla porta, ma senza la necessaria determinazione. La difesa della Lavagnese lo imbriglia.
5,5 USARDI Inserito nella ripresa sul binario destro di difesa, anche lui si allinea al grigiore dei compagni.