Anziano fuggito dalla casa di riposo chiesto il processo per 5 persone
Sono direttore sanitario e dipendenti delle Rsa Sacro Cuore. L’accusa è di abbandono di incapace
/CASTEGGIO
Aveva approfittato del cancello aperto ed era uscito dalla struttura, in stato confusionale. L’anziano, 90 anni e diverse patologie legate all’età, era stato ritrovato a circa due chilometri e mezzo dalla residenza per anziani Sacro Cuore di Casteggio, con una ferita alla testa. Ricoverato in ospedale a Voghera era stato poi portato in un’altra struttura, dove due mesi dopo era morto. A distanza di due anni dai fatti la procura ha chiesto il rinvio a giudizio per cinque persone, tra direttore sanitario e operatrici socio-sanitarie della residenza: l’accusa è di abbandono di persona incapace.
gli imputati
Rischiano il processo Fabrizio Negri, 69 anni, di Corvino San Quirico, direttore sanitario della residenza per anziani che si trova in via Circonvallazione Luigi Cantù a Casteggio (difeso dagli avvocato Flavia Gianfala e Marco Teardo); le operatrici socio-sanitarie Annabella Pecollo, 55 anni, di Casteggio (avvocata Isabella Cerutti), Victorita Stanciu, 53 anni, di Casteggio (difesa dall’avvocata Mioara Mocanu), Nexhmije Lecini, 30 anni Di Torricella Verzate (avvocato Daniele Cei), e l’ausiliaria socio-assistenziale Paola Pegoraro, 55 anni, di Voghera (avvocati Massimo Ceccarelli e Silvia Bissolotti). Tre imputati hanno chiesto ieri il processo con rito abbreviato davanti alla giudice Daniela Garlaschelli, che ha rinviato l’udienza al 28 maggio.
la denuncia dei familiari
I familiari dell’uomo, morto a gennaio del 2022, si sono invece costituiti parte civile con l’avvocato Luisa Caridi. L’indagine è partita proprio dalla denuncia dei parenti. Secondo la ricostruzione dell’accusa, che compare nel capo di imputazione, tutto sarebbe avvenuto la mattina del 30 novembre del 2021, nel cambio del turno, tra le 5.30 e le 6. Due operatrici smontavano dalla notte, mentre altre due cominciavano il turno successivo, con inizio appunto alle 6.
La prassi prevede che nel cambio turno ci sia il giro di verifica degli ospiti presenti nella struttura. Controllo che, secondo la ricostruzione della procura, non sarebbe stato effettuato. Inoltre, il cancello della residenza per anziani sarebbe rimasto aperto.
L’anziano, che soffriva di più patologie, anche di tipo neurologico, ha visto il cancello aperto e si è allontanato dalla struttura, «mettendo così in pericolo la sua incolumità», come si legge nel capo di imputazione.
trovato ferito
L’anziano ha fatto in tempo a percorrere, con il buio, circa due chilometri e mezzo prima che scattasse l’allarme. È stato ritrovato poco dopo, disteso a terra. Aveva una ferita alla testa, che si era procurato cadendo, e la frattura del naso.
Portato subito in ospedale a Voghera fu dimesso dopo due settimane e portato in un’altra struttura per anziani, a Voghera, dove è morto il 3 di gennaio. E ora i familiari chiedono sia fatta chiarezza sulle eventuali responsabilità di chi l’aveva in custodia e avrebbe dovuto sorvegliarlo.