Al Carmine la «Passione secondo Giovanni», concerto con 100 giovani artisti da tutt’Italia
foto da Quotidiani locali
Quello che va in scena giovedì sera, alle ore 20.30, nella chiesa di Santa Maria del Carmine di Pavia (ingresso libero con prenotazione obbligatoria sul sito del collegio Borromeo: www.collegioborromeo.it) è un concerto per molti aspetti eccezionale: «Qualcosa di unico perché il collegio Borromeo ha infatti realizzato la “Passione secondo Giovanni” di Bach mettendo insieme i migliori giovani musicisti italiani», spiega il direttore artistico del Borromeo, Alessandro Marangoni.
La scelta della data
In occasione del trecentesimo anno dalla prima esecuzione della “Passione secondo Giovanni”, avvenuta il Venerdì Santo del 1724, stasera nella Chiesa di Santa Maria del Carmine di Pavia (restano pochi posti disponibili), il Borromeo e il suo Coro di alunni radunano infatti i migliori giovani talenti musicali italiani per l’esecuzione del grande capolavoro di Johann Sebastian Bach, tra i più importanti monumenti della musica di tutti i tempi. Il progetto è in collaborazione con la Scuola di Musica di Fiesole, e con Feniarco, con media partner Forte Fortissimo e con il sostegno del Ministero della Cultura.
I protagonisti
La Passione di Cristo secondo l’evangelista Giovanni sarà eseguita – per tradizione il giorno del compleanno di Bach – dal Coro dell’Almo Collegio Borromeo insieme al Coro Giovanile Italiano e all’Orchestra Giovanile Italiana, ossia i più importanti complessi giovanili vocali e strumentali italiani, sotto la direzione di Marco Berrini che, oltre ad essere il direttore stabile del Coro del Borromeo sin dalla sua fondazione e da alcuni di anni anche del Coro Giovanile Italiano, è considerato tra i più grandi direttori di coro italiani sulla scena internazionale. Con loro sei grandi solisti: il soprano Claudia Reinhard, il mezzosoprano Martina Baroni, il tenore Marcel Hubner nel ruolo dell’Evangelista, Oliver Kringel, tenore, il baritono Fulvio Bettini nel ruolo di Pilato e Diego Maffezzoni, basso, nel ruolo del Cristo.
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Il concerto di stasera, giovedì 21 marzo, sarà replicato domani, venerdì 22 marzo alle ore 20.30 nella chiesa dei SS. Bartolomeo di Bergamo e presso la Cattedrale di Vigevano sabato 23 marzo alle ore 20.30 (ingresso libero).
Il rettore del Borromeo, Alberto Lolli: «Sono felice che giovani di grande talento mostrino un lato della loro età che noi adulti dovremmo imparare a non dimenticare e che consiste nel lasciare che la vita sia guidata da una passione». Ancora una volta il Borromeo si fa promotore dell’eccellenza: lo fa collaborando con la Scuola di musica di Fiesole, gloriosa istituzione che ha ideato l'Orchestra Giovanile Italiana e con Feniarco, federazione che raccoglie circa 150.000 cantori».
La storia – Per il collegio la musica fa parte della pedagogia
L’Almo Collegio Borromeo, per espressa volontà di San Carlo e di Federico Borromeo, intende la musica come un importante elemento pedagogico.
Dalla sua fondazione, un’aula è dedicata all’ascolto e all’educazione musicale. Oggi il Collegio è dotato di un Coro diretto dal maestro Marco Berrini. Alunni del Collegio Borromeo e studenti dell’Università di Pavia possono entrare a far parte delle due formazioni, previa audizione e selezione.
L'OGI, Orchestra Giovanile Italiana, è un'orchestra fondata da Piero Farulli all'interno della Scuola di Musica di Fiesole nel 1984, destinata ad accogliere giovani musicisti di un'età compresa tra i 18 e i 27 anni. Piero Farulli aveva istituito nel 1974 la Scuola di Musica di Fiesole, la cui filosofia verteva su quattro punti fondamentali: aprire il mondo della musica alle fasce d'età allora escluse dalla didattica musicale dei conservatori, e cioè i bambini, gli adulti e gli anziani; rendere la musica patrimonio comune della comunità; adoperarsi per non lasciare la musica disgiunta dalle altre espressioni culturali; non offrire un'educazione esclusivamente solistica agli allievi, così che, suonando insieme, potessero educarsi alla concordia e all'armonia non solo musicale. Il Coro Giovanile Italiano è una formazione unica nel panorama corale italiano. Un laboratorio formativo, un’esperienza che lascia fruttuose impronte sul territorio, un coro che punta all’eccellenza: questo è il profilo voluto dalla federazione Feniarco per il suo coro. —
p.a.v.