Un anno di lavori e una spesa di un milione e 200mila euro. Tutto questo per rimettere a nuovo l'impianto di depurazione di Lungavilla ormai vecchio ed obsoleto. L'intervento, deciso da Pavia Acque, è volto all’adeguamento sia strutturale sia funzionale dell’impianto di depurazione acque reflue intercomunale di Lungavilla, con lo scopo di fornire all’agglomerato che comprende l’omonimo comune e quelli limitrofi di Pizzale e Verretto di un sistema depurativo efficiente e adeguato. L’impianto presenta alcune criticità strutturali ed elettromeccaniche presenti, ormai al termine della vita tecnica.
Il guaio
La struttura in cemento presenta segni di deterioramento determinati da vetustà e dagli agenti atmosferici. Le apparecchiature elettromeccaniche installate risultano obsolete per l'odierna tecnologia e con efficienza di trattamento limitata. Non da ultimo si è deciso di intervenire per contenere i consumi energetici in ottica di efficientamento e di garantire una maggiore stabilità di trattamento al variare dei carichi in ingresso. Per questi motivi si è deciso di intervenire sull’impianto e riammodernarlo. Le caratteristiche dell’intervento sono state valutate congiuntamente con Asm Voghera, responsabile della conduzione operativa degli impianti afferenti al servizio idrico integrato nel comune di Lungavilla. In prima istanza si è proceduto a valutare l’opportunità di un ampliamento del depuratore esistente utilizzando parte delle installazioni attualmente presenti e sfruttando al meglio il sedime dell’impianto. Si è quindi deciso di razionalizzare l’utilizzo dello spazio a disposizione, sia per le edificazioni che per le aree destinate a viabilità pedonale e veicolare, evitando ulteriore consumo di suolo a destinazione agricola e recuperando anche lo spazio lungo il fronte est del sedime di pertinenza, oggi sottoutilizzato a causa della dismissione della sezione di essiccamento fanghi. Inoltre si provvederà ad abbandonare elementi strutturali e installazioni elettromeccaniche in precario stato di conservazione, che potrebbero presentare nuove criticità con necessità di intervento e di incrementare le prestazioni delle esistenti fasi di processo al fine di raggiungere livelli depurativi migliori e più stabili nel tempo. I lavori, avviati in questi giorni, si concluderanno ad aprile 2025. ALESSANDRO DISPERAT