L’annuncio della Regione: «Pavia sperimenterà le nuove tecniche genetiche sul riso»
GARLASCO. «Proprio in queste ore siamo riusciti, prima regione d’Italia, a ottenere di sperimentare sul campo le Tea, tecniche di evoluzione assistita: e la sperimentazione avverrà qui, in provincia di Pavia, sulla resistenza al brusone, una patologia importante per il riso. Sperimenteremo su un campo di ventotto metri quadrati, che è quello che la legge ci consente». È l’assessore regionale all’Agricoltura, Alessandro Beduschi, a dare l’annuncio nel corso dell’assemblea di Confagricoltura alle Rotonde di Garlasco.
Il dibattito sulle tea: Ogm o no?
Ma cosa sono le Tea? Nuove tecniche genetiche che puntano a rendere le piante più resistenti a parassiti, batteri, funghi e ai cambiamenti climatici, e sulle quali per la verità c’è ancora un dibattito aperto a livello scientifico e anche a livello europeo.
A differenza degli Ogm (Organismi geneticamente modificati, la cui produzione è vietata in Europa) che prevedono l’inserimento nel genoma delle sequenze di geni di altre specie, nel caso delle Tea i geni provengono da organismi della stessa specie e questo le renderebbe assolutamente sicure. Altri al contrario obiettano citando anzitutto pubblicazioni su riviste scientifiche che dimostrano come con la tecnica utilizzata nelle Tea si registrano mutazioni in punti del genoma diversi da quelli del gene su cui si è intervenuto, con effetti collaterali indesiderati, addirittura causando danni cromosomici simili a quelli osservabili all’inizio dei processi che portano allo sviluppo dei tumori nell’uomo.
Per questo filone di esperti le Tea sono al contrario paragonabili gli Ogm, i quali sono ottenuti per resistere agli erbicidi, ma studi dimostrerebbero come anche le piante infestanti sviluppano questa resistenza, richiedendo un impiego sempre maggiore di erbicidi, con il risultato di ottenere l’effetto opposto a quello desiderato.
Le reazioni
Regione e governo, in ogni caso, puntano decisamente sulle nuove tecniche, così come le principali organizzazioni di agricoltori. «Noi siamo riusciti a ottenere la sperientazione grazie al ministro dell’Agricoltura Lollobrigida e a una certa parte politica, che ha appoggiato le Tea - il senatore Luca De Carlo di Fratelli d’Italia è stato il primo a porre la questione - così come Confagricoltura che ha creduto nel fatto che questa tecnica rappresenta il futuro. Però paradossalmente la prima nemica di questa operazione è la stessa Unione europea perché il dossier che riguarda le Tecniche di evoluzione assistita è ancora incagliato e c’è addirittura il rischio forse che venga bloccato. È paradossale che la Ue da un lato chieda all’agricoltura di ridurre del 50% i fitofarmaci e allo stesso tempo ostacoli tecnologie del tutto sane e applicabili. C’è qualcosa che non torna in tutto questo e noi ci dobbiamo ribellare».
«Meno burocrazia»
Aggiunge Beduschi davanti alla platea di associati a Confagricoltura: «Il mondo agricolo deve essere liberato dalle complicazioni e dalla burocrazia e parlo anche delle risorse dei Psr, i Programmi di sviluppo rurale. Le difficoltà rendono poco accessibili i fondi, che vanno a beneficio di pochi, e questo non deve succedere». E ancora, secondo l’assessore regionale «bisogna salvare gli imprenditori agricoli da questa congiura che da troppi anni a questa parte li vede ingiustamente indagati come inquinatori e sovvertitore del mondo naturale».