Arrestati alla Minerva, sospetti su altre aggressioni a studenti a Pavia

PAVIA. Le loro fotografie mostrate alle vittime di altre piccole rapine messe a segno negli ultimi mesi tra la Minerva, viale Cesare Battisti e la stazione dei bus di via Trieste. I due giovani tunisini arrestati dai carabinieri giovedì pomeriggio per aver aggredito e rapinato due persone, in via Folla di Sotto e nel sottopasso della Minerva, potrebbero essere responsabili di altri colpi messi a segno nella stessa zona.

Le fotografie

I militari non hanno perso tempo e hanno mostrato le loro immagini per un eventuale riconoscimento ad altri giovanissimi (nella maggior parte dei casi studenti degli istituti superiori) che erano stati costretti, sotto la minaccia di essere presi a pugni, a consegnare giubbotti, I-Phone e anche catenine e altri oggetti d’oro.

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Clima di paura

I due tunisini finiti nel carcere di Torre del Gallo (il 19enne) e all’istituto Beccaria di Milano (il 16enne) potrebbero quindi aver partecipato ad altre rapine e aver contribuito a creare un clima di paura tra i giovani studenti al loro arrivo a Pavia (in pullman o in treno) o mentre ritornavano ai mezzi per rientrare nelle loro abitazione. Per il momento non è stato reso noto sei siano stati riconosciuti ma, nei prossimi giorni, gli investigatori dovranno sentire altre giovani vittime di rapine messe a segno in una zona che è ormai diventata la più pericolosa della città.

Un pericolo che non riguarda solo aggressioni, furti e rapine ma anche il piccolo spaccio di sostanze stupefacenti. Lo scorso mese di gennaio a seguito del litigio per il mancato pagamento di una piccola partita di «fumo» un cittadino del Marocco era stato ferito a coltellate da due connazionali che erano stati arrestati dalla polizia dopo settimane di indagini. Era successo nei giardinetti sotto viale Cesare Battisti di fronte all’ingresso degli uffici di regione Lombardia.

Le ultime due rapine erano state messe a segno giovedì pomeriggio dai due arrestati: il 16enne l’amico di 19 anni erano ospiti del villaggio San Francesco. Verso le 17.30 i due avevano affrontato uno studente di 14 anni in via Folla di Sopra, lo avevano minacciato e lo avevano costretto a consegnare il suo I-Phone. Il ragazzo era stato anche strattonato. I baby rapinatori erano scappati a piedi in corso Manzoni e avevano raggiunto piazza Minerva. Nel frattempo era scattato l’allarme. I due ragazzi tunisini avevano visto un uomo (un 50enne) che stava scendendo le scale del sottopasso e lo avevano seguito. Arrivato nel corridoio lo avevano scaraventato a terra e rapinato dell’I-Phone. La fuga era stata breve: i carabinieri li avevano bloccati in viale Gorizia.