Sciopero: domenica difficile, salta un treno regionale su tre
PAVIA. Cancellato un terzo dei regionali Trenord, annullate decine di corse Trenitalia: domenica di passione per i viaggiatori costretti a fare i conti con lo sciopero nazionale (senza fasce di garanzia) che ha lambito anche Pavia.
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Gli universitari di rientro per le vacanze di Pasqua e le persone dirette in Liguria approfittando della giornata di sole sono tra quelli che hanno subito i disagi dell’agitazione, indetta dai sindacati Cub, Usb e Sgb per rivendicare salari adeguati all’inflazione e migliori condizioni di lavoro. «Devo prendere un volo per la Sicilia, passerò le vacanze di Pasqua lì. Spero di fare in tempo» racconta Salvo Messina, studente di Filologia all’Università di Pavia mentre volge lo sguardo al tabellone orario che segna una cancellazione dopo l’altra, le mani poggiate alla maniglia del suo trolley da cabina. Aspetta il treno che lo porterà a Milano Dateo, punto di scambio con la metro M4 che conduce all’aeroporto di Linate. «Non ho alternative se non aspettare il passaggio successivo, sperando che non salti la corsa». «Doveva essere un viaggio di piacere» fa eco una viaggiatrice diretta in Liguria.
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Ritardi e cancellazioni
Lo sciopero è cominciato alle 21 di sabato per proseguire fino alle 21 di ieri: 24 ore con un picco di disagi cominciati già alle prime ore del mattino, quando i viaggiatori hanno dovuto fare i conti con le molte cancellazioni dei treni regionali Trenord, gli Intercity Trenitalia e i convogli della linea S13, cioè il passante ferroviario che collega Pavia a Milano come fosse una metropolitana leggera.
Tanti quelli che hanno dovuto riprogrammare la giornata: «Faccio parte di una compagnia teatrale da dieci persone» racconta un giovane di San Genesio, mentre controlla sullo smartphone lo stato della circolazione. «Dovevamo partire la mattina presto per andare a Genova, ma il nostro treno è stato cancellato. Il disagio più grande è non sapere se passerà il treno dell’ora successiva, ma nel frattempo ci stiamo organizzando: abbiamo parcheggiato le macchine in stazione e, se salterà anche il prossimo convoglio, ci sposteremo in Liguria con l’auto». Lo sciopero ha messo in crisi anche i viaggiatori diretti a Milano: «Il mio treno è stato cancellato e adesso sono alle prese con il rimborso» racconta Francesco Mastromatteo, universitario di Pavia in procinto di rientrare a casa per rivedere la sua famiglia. Poi si appoggia al valigione poggiato al suo fianco e sbotta: «Vorrei approfittare della Pasqua per godermi la famiglia, ma lo sciopero ha scombussolato i miei piani. Non capisco a che servano queste agitazioni, ce l’avessi io un posto fisso».
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Ma c’è chi ha vissuto i disagi con animo più solidale: «Io mi sono messo in viaggio per turismo – racconta Sergio Vignanello – sono partito da Alessandria e dovevo arrivare a Milano, ma la coincidenza è stata cancellata. Non è un giorno lavorativo e un po’ di ritardo non mi disturba troppo. Sono d’accordo con chi sciopera: per vedere i propri diritti riconosciuti bisogna fare anche così». Trenord (il principale vettore su rotaia in Regione) ha diffuso un primo bilancio sugli effetti dello sciopero da 24 ore: la compagnia ha fatto sapere di aver garantito collegamenti su ogni linea ferroviaria, nonostante le molte corse cancellate.
Cancellato uno su tre
Le rilevazioni svolte a mezzogiorno di ieri hanno registrato la circolazione di due treni regionali lombardi su tre. Un terzo, quindi, è stato cancellato per via dello sciopero.