Morte di Pelagalli, mister Tassi: «Perdo un caro amico, ci vedevamo tutti i giorni al bar»
foto da Quotidiani locali
PIEVE PORTO MORONE
Maurizio Tassi è affranto per la notizia della scomparsa di Ambrogio Pelagalli. L'allenatore, che attualmente guida il Codogno, dopo l'esperienza al timone del Pavia nella passata stagione, apprende da noi la triste notizia. Con Ambrogio, Tassi condivide il paese d'origine, Pieve Porto Morone, e la loro amicizia si era consolidata nel tempo. «Mi dispiace tantissimo, Ambrogio mi conosceva da quando ero bambino. Perdo un caro amico, con cui mi trovavo quotidianamente al bar a parlare di calcio, dalla serie A al Codogno».
compaesani
Entrambi di Pieve Porto Morone, hanno trascorso insieme tantissimi momenti piacevoli, con un sincero affetto reciproco: «Io ho conosciuto sia lo sportivo, che non ha bisogno di presentazioni per tutto quello che ha fatto nel calcio, che la persona, e posso parlarne solo in termini positivi. Ambrogio era uno che si faceva voler bene, mando un forte abbraccio ai figli , Simona e Cristiano». Maurizio Tassi racconta qualche aneddoto significativo del suo rapporto con Pelagalli, che testimonia il loro legame.
pescato nella castellana
« Il primo che mi viene in mente descrive molto bene l'affetto che Ambrogio aveva nei miei confronti. Avevo 17 anni e giocavo nella Castellana in Promozione. Ambrogio allenava il Derthona, in C. Venne lui di persona nella sede della Castellana per chiedere il nulla osta, e mi diede la possibilità di giocare un tempo nell'amichevole che il Derthona disputò contro la Juve di mister Trapattoni, con Zoff, Gentile, Cabrini e tutti gli altri campioni. Mi marcò Cabrini in quella partita. Poi avrei mille altri ricordi del nostro rapporto. L'anno scorso, al martedi, avevamo l'appuntamento fisso al bar, in cui parlavamo del Pavia e ci confrontavamo. Ambrogio aveva sempre la parola giusta. Mi aveva voluto a tutti i costi ad allenare il Nibbiano, quando faceva il direttore sportivo. Poi mi raccontava spesso gli episodi e i momenti indimenticabili della sua carriera, sia da calciatore, che da allenatore, mi parlava spesso delle sue esperienze al Sud, come Martina Franca, dove aveva vinto il campionato. Ha sempre avuto una tempra da combattente, anche negli ultimi anni in cui era malato. Perdo un carissimo amico, a cui ho voluto molto bene, Ambrogio mi mancherà tantissimo». —
ALESSANDRO QUAGLINI