Raid negato ad atleta con disabilità. Il Coni: «Decisione corretta, ma Pavia ci ha avvisato tardi»

PAVIA. Luciano Malagò chiude il cerchio sulla vicenda dell’atleta con disabilità Simone Cristinelli escluso in extremis dall’ultimo raid Pavia Venezia. Con una nota ufficiale, il presidente del Coni ha dato ragione alla Federmotonautica che lo scorso 2 giugno impedì attraverso i suoi commissari di gara la partenza del 29enne bergamasco, e bacchettato l’Associazione Motonautica Pavia, organizzatrice con la consorella veneziana della corsa su fiume più lunga del mondo, giunta quest’anno alla 71esima edizione.

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Il numero uno del Comitato olimpico, infatti, ha sottolineato come l’esclusione di Cristinelli sia stata legittimamente adottata dal presidente della Fim Vincenzo Iaconianni, in osservanza alle norme del Comitato italiano paralimpico (Cip), ammonendo però l’Amp per il ritardo nel comunicare alla federazione l’iscrizione di Cristinelli, risalente al dicembre scorso e resa nota solo alla vigilia della gara; Malagò esprime la sua «personale vicinanza a Simone» e conclude ringraziando i vertici della Federmotonautica, «per la capacità e la competenza dimostrate» e per «l’indubitata e indubitabile volontà di inclusione» (nei confronti di persone con disabilità), «ove questa non sia vietata da norme vigenti».

Iaconianni, dal canto suo, sottolinea come la presa di posizione faccia definitiva chiarezza sulla mancata partecipazione di Cristinelli al raid e come a dettarla non siano state motivazioni legate alla presunta volontà di escludere atleti diversamente abili; il presidente della Federmotonauica aggiunge che la gara si disputa sui fiumi Ticino e Po, con una lunghezza di oltre 400 chilometri (413) e che proprio per questo presenta difficoltà di soccorso e assistenza in caso di incidente.

Da parte della Motonautica Pavia si fa notare che nei documenti ufficiali non c’era scritto che Cristinelli è una persona con disabilità e che l’atto d’iscrizione è stato consegnato dal pilota pavese Pietro Pesci che doveva fare coppia col 29enne bergamasco. «Non solo io non ne sapevo nulla – spiega il presidente dell’Amp Pavia, Enrico Beltramelli – ma al momento della iscrizione non è stato presentato nulla riguardo la sua invalidità. Non compariva da nessuna parte la parola disabile, anche perché, come sostiene Iaconianni, la motonautica non è disciplina inclusa tra gli sport paralimpici e quindi non avremmo potuto accettare la sua iscrizione».

Cristinelli ha anche chiesto di potersi legare al sedile di fianco al pilota. «Questa possibilità gli è stata negata – replica Beltramelli – in quanto, nel malaugurato caso di incidente, la difficoltà di slegarsi sarebbe stata enorme. Per verificare la possibilità che potesse gareggiare, Iaconianni ha sentito anche Luca Pancalli, il presidente del Cip, che nulla sapeva e che ha fatto notare che prima di iscriversi al raid avrebbe dovuto chiedere un parere al Comitato paralimpico. Malagò dà quindi ragione a Iaconianni, indicando nell’Amp Pavia chi ha sbagliato per avere accettato la sua iscrizione. Noi, però, ripeto, ufficialmente non sapevamo nulla. Nell’edizione del prossimo anno – conclude Beltramelli – all’atto delle iscrizioni chiederemo la scheda completa di tutto l’equipaggio».

Maurizio Scorbati