Caldaie, in provincia di Pavia via libera all’accensione soltanto per sette ore al giorno
PAVIA. Via libera all’accensione degli impianti di riscaldamento con una settimana di anticipo rispetto alla data prevista dalla normativa nazionale per la fascia climatica E, quella in cui ricade la maggior parte del territorio della provincia di Pavia.
Pavia città
A Pavia città l’accensione è possibile da ieri per tutti i tipi di impianto (autonomi e condominiali) e con qualunque tipo di alimentazione (gas, o gasolio). L’unica limitazione riguarda i tempi di accensione: le caldaie possono essere accese per un massimo di 7 ore al giorno (la metà di quanto sarà possibile dal 15 ottobre quando l’accensione sarà possibile senza deroga) e con una temperatura interna massima che non può superare i 20 gradi per le abitazioni e i 18 gradi per le attività commerciali, industriali e artigianali. Le sette ore di accensione devono essere comprese nella fascia oraria tra le 5 del mattino e le 23). L’accensione degli impianti è possibile senza che il responsabile (il titolare della caldaia autonoma o l’amministratore di condominio) debba comunicarlo. La normativa prevede che in condizioni climatiche particolarmente avverse non sia nemmeno necessaria una ordinanza del Comune: il Mezzabarba, senza emettere un’ordinanza, ha perso pubblicato un’informativa sul sito.
Voghera e Oltrepo
Le stesse norme valide per il capoluogo sono ricordate sul sito del Comune di Voghera nella nota che avverte della possibilità di far partire in anticipo gli impianti di riscaldamento (sempre per un massimo di sette ore tra le 5 e le 23) con una temperatura massima per le abitazioni di 20 gradi.
Queste limitazioni non valgono per i comuni della fascia collinare dell’Oltrepo compresi in “Zona F” (montagna): si tratta di Borgoratto Mormorolo, Brallo, Golferenzo, Menconico, Montalto Pavese, Montecalvo Versiggia, Pietra de' Giorgi, Rocca Susella, Ruino, Romagnese, Santa Margherita Staffora, Valverde e Zavattarello dove non ci sono limitazioni in nessun periodo dell’anno. Anche nelle zone di pianura non esistono limitazioni per ospedali, centri di cura e case di riposo.
Vigevano e Lomellina
Impianti di riscaldamento accesi anche a Vigevano: «Con temperature basse la legge permette l'esercizio degli impianti termici per sette ore senza bisogno di ordinanze sindacali», conferma il sindaco Andrea Ceffa. E in effetti in alcuni condomini cittadini i riscaldamenti sono già stati accesi. Anche sulle pagine social dell’amministrazione viene ricordato che «gli impianti termici possono essere attivati dal responsabile in presenza di situazioni climatiche che ne giustifichino l’esercizio» possono essere accesi «senza bisogno di ordinanze sindacali».
La stagione regolare dell’accensione degli impianti riscaldamento, in ogni caso, inizierà martedì 15 ottobre quando le caldaie potranno funzionare per 14 ore al giorno (sempre nella fascia oraria tra le 5 e le 23) con una temperatura massima di 20 gradi per le abitazioni e 18 per le attività industriali e artigianali.
Gli impianti potranno essere accesi fino al 15 aprile: anche la data di termine è suscettibile di modifiche applicate a livello locale in base all’andamento del meteo.
IL DECRETO
A consentire l’accensione degli impianti di riscaldamento al fuori dei periodi previsti dalla normativa che divide l’Italia in 6 diverse zone climatiche è un decreto del presidente della Repubblica che risale al 2013: «Al di fuori di tali periodi – recita il decreto – gli impianti termici possono essere attivati solo in presenza di situazioni climatiche che ne giustifichino l'esercizio e, comunque, con una durata giornaliera non superiore alla metà di quella consentita in via ordinaria». Lo stesso decreto prevede che non sia necessaria un’ordinanza sindacale per dare il via libera all’accensione.