Nainggolan difende Garcia: "È il ct perfetto per il Belgio. Alla Roma aveva creato un bel legame con la squadra, è nella top 3 dei miei allenatori"
SPORZA.BE - Nella giornata di ieri Rudi Garcia è stato nominato ufficialmente nuovo commissario tecnico del Belgio e una parte dei tifosi non sembra aver gradito tale decisione. L'ex allenatore della Roma è reduce da una partentesi tutt'altro che positiva alla guida del Napoli e proprio per questo motivo ha ricevuto numerose critiche dai sostenitori del Belgio. A difendere il tecnico ci ha pensato però Radja Nainggolan , il quale ha lavorato con Garcia ai tempi della Roma: "Ho già sentito dei pregiudizi su di lui da persone che nemmeno lo conoscono. Sono stato con lui alla Roma e lasciatemelo dire, vedrete... Vorrei anche andare ad aiutarlo. Può sempre chiamarmi, anche solo per prendere un caffè. Lavorare con lui è sempre stato un grande piacere per me e per questo abbiamo un buon rapporto. Ho avuto tanti bravi allenatori nella mia carriera: Conte, Spalletti, Pioli, Martinez... Ma Garcia è sicuramente nella mia top 3. Ora la nazionale sarà ben organizzata dal punto di vista difensivo e tatticamente darà maggiore libertà ai suoi giocatori, soprattutto in attacco. In questo modo la squadra potrà capire le idee dell'allenatore in poco tempo. Ho anche imparato che la motivazione è spesso la cosa più importante, ancor di più della tattica. E lui è molto forte in questo. Fa sentire ogni giocatore importante e ti fa dare sempre qualcosa in più. Ho letto che oggi viene considerato un piantagrane, ma questo è un pregiudizio e quindi devo smentirlo. Lo conosco davvero e vi dirò: aveva davvero un bel rapporto con i suoi giocatori" .
Un aneddoto ai tempi della Roma?
"Il giorno prima della partita veniva sempre nella mia camera d'albergo per chiacchierare con me. Mi spiegava cosa si aspettava dalla squadra a livello tattico, ma lo faceva anche per motivarmi. Spesso finiva con un abbraccio ed è così che si crea un bel rapporto. C'erano molte personalità diverse alla Roma, ma lui riuscì comunque a creare un legame molto stretto con tutti. Sia in campo sia fuori sapevamo tutti cosa dovevamo fare. Allenare il Belgio è la sua sfida più grande, ma è ct ideale per un gruppo del genere" .
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