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Parma-Roma, Pecchia: "La squadra è viva. Complimenti a Soulé, non si vedono tanti gol del genere"

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Tra andata e ritorno col Porto, la  Roma  vince al Tardini: i giallorossi battono il  Parma  1-0 grazie a una punizione capolavoro di  Soulé  nella 25esima giornata di campionato. Dopo la sfida il tecnico del Parma, Fabio Pecchia , ha parlato ai microfoni dei cronisti:

PECCHIA A SKY SPORT

Cosa manca al Parma?

“Siamo la squadra più giovane ma non è un alibi. Siamo vivi anche se i numeri sono duri da analizzare. La squadra è viva e ha voglia di vivere”.

Come è lo spogliatoio?

“Ho un rapporto profondissimo con i ragazzi, li ho visti crescere. Anche questo duro momento serve per il loro futuro. Devono accelerare questo percorso formativo perché dobbiamo fare punti. Non parlo di episodi e sfortuna perché fa parte del calcio, ma vedo questa squadra viva”.

È giusto andare avanti su questa strada…

“Abbiamo preso Djuric ma l’abbiamo perso per tutto il campionato, era un’importante alternativa di gioco. Devo velocizzare l’inserimento dei nuovi arrivati. Noi vogliamo giocare in questo modo, è la nostra filosofia. Nel secondo tempo ho visto una squadra consapevole di ciò che doveva fare”.

Meglio rigore con giallo o punizione con rosso?

“Quella non è sfortuna. Complimenti a Soulé, ha fatto una grande giocata. Non si vedono tanti gol del genere in Serie A. In questo momento gli episodi ci girano male, ma io resto fiducioso perché vedo i ragazzi lavorare”.

PECCHIA A DAZN

Cosa si prova a vedere una squadra che non molla mai e non porta a casa il risultato?

"C'è grande dispiacere, i dati sono questi, è un momento buio ma siamo vivi, il gruppo è vivo e c'è tutta la voglia di vivere. Pensiamo già a domani".

Pensi che in futuro la difesa a tre potrebbe servire?

"Se giochi a tre l'esperienza è sempre quella, la giovane età c'è sempre. Abbiamo fatto tante cose buone e l'esperienza va fatta sul campo, non ci sono altre soluzioni, poi accorgimenti tattici si possono trovare sicuramente".

Qualcosa da portarsi via è Bonny, dopo il peso dell'infortunio di Djuric. Si è visto il Bonny di inizio stagione.

"Analizzando le prestazioni individuali aveva già dato segnali importanti a Cagliari e per noi è un valore aggiunto, eravamo intervenuti sul mercato per prendere un giocatore che avesse quell'esperienza e adesso non ce l'abbiamo già più. Bonny nelle ultime tre partite ha trovato una certa brillantezza".

Anche Almqvist è entrato molto bene, potrebbe tornarti utile.

"Non ha avuto continuità ma ogni volta che è stato chiamato in causa ha dato sempre segnali importanti. Non è tanto la quantità del minutaggio ma la qualità e lui ha sempre dato un impatto a gara in corso, ha caratteristiche molto particolari che gli permettono di accelerare e giocare in velocità. Abbiamo bisogno di tutti, anche l'ingresso di Lovric ha dato buoni segnali. Dobbiamo trovare le soluzioni all'interno della rosa e continuare a lavorare con le energie che abbiamo messo in queste ultime partite. Ribadendo che siamo vivi e la squadra deve credere e lavorare".

Suzuki è una nota positiva.

"Anche per lui non è facile giocare continuamente sotto pressione, complimenti per la parata su Salah-Eddine che ha tenuto la partita viva. Mi fa piacere per lui, tutti i nostri giovani hanno bisogno di fiducia e queste prestazioni aumentano l'autostima".

PECCHIA IN CONFERENZA STAMPA

L'episodio ha deciso tutto?

"Ha condizionato l'andamento della gara. Non solo siamo rimasti in dieci ma hanno trovato il gol, sarebbe stato meglio il rigore. Questo ha indirizzato la partita che è diventata impegnativa".

È mancato forse qualcosa ancora nel finale, come a Cagliari non avete avuto occasioni per pareggiare.

"Su questo mi sento di non esser d'accordo. La partita l'abbiamo tenuta viva fino all'ultimo. Giocare un'ora in dieci contro una squadra di palleggiatori che ci ha fatto correre tanto è difficile. Negli ultimi tre minuti abbiamo avuto una situazione pericolosa. Sicuramente abbiamo commesso errori che condizionano la gara, l'episodio determina la partita, ma ho visto una squadra viva. Non c'è stata a piegarsi dopo l'episodio, ha tenuto viva la partita e ci ha provato fino alla fine".

Hai scelto di togliere Man.

"Ho scelto anche pensando alla sua condizione. Bonny in questo momento ha più energie ed è più brillante. Dovevo fare una scelta. Poi nel secondo tempo ci siamo messi con due linee a quattro e Bonny davanti, provando a fare il possibile. Mi è piaciuto chi è entrato, anche dei nuovi, questi inserimenti sono importanti per tener viva la luce della squadra".

Quarta sconfitta consecutiva...

"I numeri sono incontestabili ma la forza e l'energia deve esser mantenuta viva. Questo va portato sul campo per continuare a lavorare. Il trend non è bellissimo ma la squadra è viva. L'obiettivo è alla portata, ora sembra tutto nero, ma devono continuare a crederci e lavorare anche se le belle prestazioni non ci portano punti. Gli episodi girano sempre in una sola direzione, sta a noi trovare la forza per spingere dall'altra parte".

Pellegrino può aiutare un attacco che non segna e fatica?

"Pellegrino ci può dare caratteristiche diverse, è più simile a Djuric che a Bonny. Oggi però abbiamo avuto occasioni per concludere e trovare la via del gol. Il gol deve arrivare da tutti, vedere un Bonny più vivo e partecipe è molto positivo, è stato per troppo tempo sottotono".

C'è un possibile fallo di mano prima del rosso, che ha deciso la partita. 

"C'è poco da dire. Dal campo non ho visto, l'autogiocata viene valutata così, senza analizzare troppo. In queste situazioni dobbiamo girare gli episodi a nostro favore. Oggi se non c'era una squadra viva, con l'uomo in meno e contro la Roma in salute si rischiava il tracollo. Invece eravamo vivi per questo resto positivo, giocare in dieci contro questa Roma non è semplice".

Keita non l'hai cambiato per la sua prestazione...

"In una situazione di emergenza ci sono cambi di questo tipo, come con Man. Keita ha fatto una gran partita, dovevo ripristinare il centrocampo a due e quindi il momento mi ha portato a questo. Ma vedo continui miglioramenti".

Suzuki oggi si è riscattato. Oggi la squadra però ha mostrato l'atteggiamento giusto.

"Per vincere dobbiamo stare tutti, nessuno escluso, al top della condizione, altrimenti non si vincono le partite. Dobbiamo esprimere il massimo del potenziale, se qualcuno è sotto si perdono le partite. Sono contento per Suzuki, per la prestazione, spero che possa continuare a dargli fiducia".

Oggi l'arbitraggio è sembrato a senso unico.

"Su quello non ho controllo. Le subiamo, accettiamo e guardiamo avanti".

Dove va ricercata la motivazione di questa crisi?

"È evidente che vengono commessi errori che paghiamo a caro prezzo. Le prestazioni vanno analizzate ma stiamo commettendo errori pagati a caro prezzo. A Cagliari bisognava andare in vantaggio prima, sottoporta bisogna aver più rabbia. Oggi, quando giochi contro questi avversari, la sbavatura la paghi a carissimo prezzo".

Vero che anche oggi pagate un solo errore, ma è una situazione che si ripete.

"Vanno tenute d'occhio queste valutazioni, senza esser drammatici. Per vincere bisogna ridurre al massimo questi errori".




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