Vannacci contro Zan: «Lei non rappresenta la normalità». Il dem: «Non lo voleva nemmeno l’Esercito»
Continua il botta e risposta tra il candidato voluto da Salvini e il dem. La replica di Zan: «Dice cose che sono fuori dalla Costituzione»
«Come gay, lei non rappresenta la normalità». Questa la frase del generale Roberto Vannacci che, anche oggi, durante la presentazione della candidatura alle elezioni europee a Padova, il parlamentare del Pd Alessandro Zan ha ripreso dopo lo scontro in tv avvenuto ieri, 6 maggio, durante la trasmissione "Quarta Repubblica" su Rete 4.
Durante il faccia a faccia tra i due ospiti di Nicola Porro, Zan ha chiesto a Vannacci, anche lui candidato alle Europee con la Lega se lo considerasse normale, ricevendo la risposta che si aspettava e che ha generato ulteriori polemiche. «Oltre ad offendere e discriminare, ha detto cose che sono fuori dalla Costituzione, sulla quale ha giurato come rappresentante dell'Esercito - le parole di Zan dette oggi al Pedrocchi, davanti al sindaco Sergio Giordani e a molti esponenti del Pd presenti per sostenere la sua candidatura».
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La responsabilità per Zan sarebbe tutto del leader della Lega Matteo Salvini: «Se Vannacci è candidato è perché lo ha voluto Salvini per provare a salvare la sua poltrona, ma non mi risulta ci siano dirigenti della Lega che abbiano condiviso la scelta. Vannacci non lo voleva neanche l'Esercito ed è l'ultima carta del segretario del Carroccio», dice Zan.
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Alla presentazione della candidatura erano presenti, oltre a Giordani, anche tutti gli esponenti del Pd in giunta, il vicesindaco Andrea Micalizzi e gli assessori Antonio Bressa, Margherita Colonnello e Cristina Piva: «Siamo orgogliosi di sostenere un politico che ormai è diventato simbolo nazionale per la difesa dei diritti di tutti».