A Nord Est batte un cuore sportivo: tra i primi per pratica e impianti
foto da Quotidiani locali
Nel mondo della pratica sportiva il Nord Est ricopre un posto da protagonista in Italia. A dirlo son i numeri raccolti dall’Osservatorio sullo Sport System italiano sponsorizzato da Banca Ifis, che vede Trentino Alto Adige, Veneto e Friuli Venezia Giulia tra le regioni più virtuose sia in ambito di attività sportiva sia rispetto all’impiantistica presente nel territorio.
Il Veneto primeggia per gli impianti
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Secondo solo a Lombardia e Lazio, con rispettivamente 17.446 e 12.584 impianti, il Veneto ha 10.898 strutture sportive, un dato importante che a sua volta si traduce in numeri elevati rispetto alle attività sportive presenti nel territorio. L’incidenza tra pratica sportiva e presenza di impianti è pari al 44% in Veneto che in questo caso si classifica sempre terzo dietro però alla Valle D’Aosta, 45%, e al Trentino Alto Adige, che si posiziona sul gradino più alto del podio con un 52% e una presenza di 1.882 strutture.
Numeri che dimostrano non solo la presenza radicata sul territorio di un bacino di utenza sportiva importante, ma anche la capacità di sfruttare al meglio le risorse a disposizione garantendo così la crescita del settore sia dal punto di vista infrastrutturale sia da quello della pratica.
Nel rapporto tra attività e strutture spicca il Friuli Venezia Giulia che si piazza al quinto posto in classifica, subito dietro alla Lombardia, con una percentuale del 39% su una presenza di 2.858 impianti. Indici che sottolineano come la scelta di praticare sport sia alla base del life style nordestino.
Nordest e sport: da 20 anni sopra la media nazionale
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A raccontare il radicamento dello sport sul territorio non è solo l’incidenza tra attività e impianti, ma anche la crescita costante della pratica sportiva in relazione alla continuità. Dal 2000 a oggi Veneto e Friuli Venezia Giulia sono state due tra le regioni più virtuose registrando sempre livelli oltre la media nazionale. I numeri dimostrano come l’attività sportiva continuativa sia diventata un elemento imprescindibile nella vita dei nordestini.
Se si raffrontano i dati più recenti la cifra di riferimento per quanto riguarda la media italiana si assesta al 28% di popolazione dedita alla pratica continua, un numero da cui il Veneto si distacca per 5 punti, assestandosi a 33%, e il Friuli di 2, con 30%.
Cifre che hanno subito un’inflessione solo durante la pandemia con il Veneto che è passato da un 32% registrato nel 2019 a un 28% per quanto riguarda il periodo tra 2020-2021, per poi risalire e stabilizzarsi nuovamente ai livelli pre Covid nel 2022, contro una media nazionale che non solo è crollata passando dal 27% al 24%, ma che ha anche faticato a riprendere quota. Fattori che si traducono in un binomio, quello tra sport e Nord Est, destinato a crescere sempre di più non solo dal punto di vista dell’indotto sportivo, ma soprattutto da quello scaturito dalla passione e dal benessere psicofisico regalato dalla pratica costante. Un valore a cui i nordestini non sembrano intenzionati a rinunciare. —
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