Riapre i battenti l’Hotel Roma a Cittadella: è l’unico albergo in centro
Hotel Roma, riapre l’albergo del centro di Cittadella. A distanza di sette anni prova a rinverdire i suoi fasti la struttura ricettiva di Stradella Castellan: dopo un importante restyling, sabato è stato celebrato il taglio del nastro dell’albergo a due passi da Porta Padova.
Un’occasione per ripercorrere ricordi, aneddoti, intrecci di uno stabile realizzato nel ‘700. I primi documenti risalgono al 1905 e certificano l’esistenza dell’albergo-trattoria Roma, ma qualcosa nel tempo si è inceppato e nel 2017 sono stati chiusi i battenti.
Ora due fratelli, Luana e Loris Tiso – una presenza già importante all’ombra delle mura con la gestione dell’enoteca I Bei in Piazza Scalco – hanno deciso di crederci: «Ci interessa», raccontano fratello e sorella, «dare un’offerta completa ai turisti, da una parte trovano il vitto e dall’altra l’alloggio».
Una bella riqualificazione: «Ci sono undici stanze, tutte con bagno interno, l’hotel si sviluppa su tre piani», spiegano i titolari. La direttrice è Katia Moletta, che seguirà tutte le fasi dell’accoglienza. E poi? «Proponiamo colazione a buffet. La reception sarà aperta dalle 7 alle 14 e dalle 16 alle 22, ogni giorno. Gli interni sono stati ammodernati, abbiamo dato una sistemata all’illuminazione e agli impianti di raffreddamento e riscaldamento, e poi è stato rinnovato il bancone e, in generale, anche tutta l’area bar. È stato potenziato pure il wi-fi».
A tenere a battesimo questa nuova esperienza imprenditoriale c’era anche Nadia, mamma dei due gestori e argento vivo: «Siamo qui, pronti a rimboccarci le maniche e offrire un servizio di qualità ai nostri ospiti».
Soddisfatto il sindaco Luca Pierobon, accompagnato dall’assessore al commercio Filippo De Rossi, entrambi in prima linea per l’attrattività di Cittadella: «Era davvero ora», le parole del primo cittadino, «è un hotel che aumenta l’offerta di accoglienza ed è l’unico del centro storico: non ci sono dubbi, serviva. È importante che una famiglia – con solide radici e impegnata nella nostra realtà – decida di investire e di credere nel potenziale di questo luogo. È in questo modo che si crea futuro».
Don Roberto Calderaro, prima della benedizione, ha ripercorso il filo rosso dell’accoglienza nella Bibbia e il tema profondo dei viandanti che nei loro sentieri cercano sollievo, attenzione e un sorriso.
Tante le persone curiose, compresi gli ex gestori, che hanno presenziato al nuovo inizio, in un mix di Amarcord e storia: «La cantina del Roma è una delle pochissime rimaste in centro perché Napoleone le aveva riempite tutte per evitare diventassero luoghi di riunioni sediziose e di moti carbonari».
Qui venne confinato per soggiorno obbligato il boss della mafia Pietro Torretta dal maggio 1970. Ancora ricordi: «Durante la prima guerra mondiale l’hotel divenne un ospedale da campo. E poi che emozione quando venne Rita Pavone con Tony Renis, erano i mitici anni dei concerti estivi in Campo della Marta».