Studentessa suicida a scuola, al setaccio gli ultimi momenti prima del tragico volo
Procedono a 360 gradi le indagini sul decesso di A.P., la sedicenne che secondo gli investigatori si sarebbe gettata dalla scala antincendio dell'istituto Jacopo da Montagnana, di Montagnana. La ragazza è deceduta sul colpo, dopo la caduta di oltre sette metri, alle 10 di mercoledì 9 ottobre.
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Proprio per non trascurare alcuna ipotesi, i carabinieri della compagnia di Este, con il supporto della squadra rilievi della sezione operativa di Padova, stanno proseguendo con accertamenti meticolosi sulla vicenda. L'inchiesta è di competenza della Procura di Rovigo e la sostituta procuratrice di turno Maria Cecilia Rebecchi ha disposto l'autopsia.
Non si esclude che possano emergere con le indagini responsabilità sulla tragedia.
Non ci sarebbero telecamere all'interno del plesso scolastico che hanno inquadrato gli ultimi istanti di vita della ragazzina di 16 anni, originaria di un comune del Montagnanese. Per questo il lavoro degli investigatori si sta concentrando nel recuperare ogni dettaglio di quanto successo quella tragica mattina.
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Ciò che si sa per certo è che la studentessa della classe terza dell'alberghiero alla prima ora era uscita con i compagni, accompagnata dal professore, per le strade di Montagnana. «Era un modo per approfittare del bel clima, dopo tre giorni di pioggia», ha spiegato il docente.
«Non la conoscevo bene perché era il primo anno con lei - ha aggiunto il docente - ma non avevo notato avvisaglie o sintomi di disagio. Era una studentessa in gamba, come tutti i suoi compagni di classe».
Alla seconda ora la classe terza dello Jacopo da Montagnana, quella frequentata da A.P., aveva visto un film in classe. È a quel punto che avrebbe chiesto di andare in bagno. Non vedendo tornare la studentessa, la docente ha poi chiesto ai bidelli di cercarla.
Il corpo senza vita è stato trovato intorno alle 10 in giardino, in corrispondenza della rampa di scale antincendio esterna al plesso di via Luppia Alberi. Nonostante il tempestivo intervento dei medici del Suem 118, arrivati con l'elisoccorso, per la studentessa non c’è stato nulla da fare.
Sul posto sono intervenuti i carabinieri della locale stazione di Montagnana, con il supporto delle pattuglie della compagnia di Este e della squadra rilievi del nucleo investigativo del comando provinciale di Padova. Gli accertamenti sono stati meticolosi.
Di fatto è un mistero cosa abbia fatto la studentessa di 16 anni prima di finire in fondo alla rampa di scale. È uscita con il pretesto di andare in bagno, ma non è al momento certo se effettivamente si sia diretta ai sanitari.
L'ipotesi per ora è che abbia invece raggiunto la scala antincendio, accessibile attraverso le porte con maniglie di sicurezza, e da lì si sia gettata. Per ora si esclude la presenza di altre persone con la sedicenne al momento del gesto che, ad ora, si presume essere volontario.
Si procede quindi con l'ipotesi del suicidio. La Procura di Rovigo ha aperto un inchiesta per chiarire non solo la dinamica della tragedia, ma per stabilire anche eventuali responsabilità.
La studentessa soffriva da tempo di problemi psichici, aveva già in passato commesso gesti autolesionistici compreso un tentato suicidio appena un mese prima. Era anche seguita dai medici dell'Ulss 6 Euganea.