Udine, morto l’anestesista dell’ospedale Stefano Mauro: aveva 58 anni
Il professionista è mancato venerdì scorso dopo un periodo di sofferenza legato a una patologia che gli era stata diagnosticata circa due anni fa
Dall’ammirazione per il padre medico, a una vita spesa, anche lui, in ospedale a Udine e in famiglia. Il dottor Stefano Mauro, 58 anni, è mancato venerdì scorso dopo un periodo di sofferenza legato a una patologia che gli era stata diagnosticata circa due anni fa.
Originario del capoluogo friulano, il dottor Mauro, classe 1965, è cresciuto in centro. Ha trascorso l’infanzia con la famiglia nella zona di piazza XX Settembre, frequentando la parrocchia del duomo e poi la famiglia si è trasferita a Fagagna. Quindi gli studi al liceo scientifico e la decisione di frequentare la facoltà di Medicina a Bologna.
Successivamente, con la laurea in tasca, non aveva avuto dubbi sul luogo in cui avviare la sua carriera: Udine, proprio come il padre. Ha, dunque, conseguito la specializzazione in Anestesia in città e, dopo una parentesi all’ospedale di San Daniele, ha cominciato a lavorare al Santa Maria della Misericordia dove, tra turni in sala operatoria o in terapia intensiva, ha trascorso oltre vent’anni.
«Ci siamo conosciuti nei primi anni Duemila – racconta commossa la moglie Tiziana – durante il periodo della specializzazione, anche se lui era più avanti con gli studi rispetto a me. E poi non ci siamo più lasciati. Sono anche io anestesista – precisa – e, in tante occasioni, non è stato facile incastrare turni ed esigenze personali e familiari. Insieme abbiamo avuto una figlia, ora adolescente, che lui adorava. Stefano lavorava per la maggior parte del tempo nella sala operatoria della Neurochirurgia, ma poi faceva anche numerosi altri servizi e veniva chiamato, per esempio, anche in pronto soccorso per urgenze e rianimazioni. Come persona era riservato, ma sempre affabile, gentile e disponibile con gli altri. Era conosciuto e benvoluto da tutti.
Era un uomo forte e con le idee chiare, amava il mare e la laguna. Quando era ragazzo, era rimasto affascinato dalla professione del papà Pierluigi – medico internista con una specializzazione in cardiologia – e per questo aveva voluto ripercorrere le sue orme. Stefano – conclude la moglie – mi ha insegnato che essere anestesista non significa affatto, come si potrebbe pensare, essere distaccati dal paziente. Perché lui, prima di procedere con l’anestesia, amava metterli ciascuno a proprio agio parlando un po’, chiedendo ai pazienti delle loro vite. Ed era sempre un buon modo per entrare in sintonia e smorzare la tensione».
I funerali di Stefano Mauro, che oltre alla moglie e alla figlia lascia anche la mamma Elvia, il fratello Federico, gli altri parenti e tanti amici, saranno celebrati martedì, alle 15.30, in duomo.