La passione per il rock e le moto: ecco chi era la maestra di Pordenone, originaria di Tarvisio, morta in un’incidente in Romania
In sella alla sua moto si è scontrata con un’auto, sulle strade della Romania, è stata sbalzata sull’asfalto e l’impatto è stato fatale. Il tragico incidente è capitato lunedì 19 agosto, quando Nadia Fabbro, 56 anni, maestra e voce della band In&Out, si stava recando al raduno di moto del gruppo femminile di Wima Italy.
La scuola di Pordenone è in lutto. La cattedra lasciata vuota è il simbolo del dolore che colpisce al cuore tutta la comunità educativa. «Nadia insegnava nel plesso Leonardo da Vinci, nell’istituto comprensivo Pordenone Sud. Siamo profondamente addolorati per la sua perdita», dice Silvia Burelli, vicaria del dirigente Francesco Gri, che ieri ha avvisato le famiglie delle classi terza e quinta nella primaria a Vallenoncello di quanto era avvenuto.
«I bambini amavano molto la loro maestra – continua Burelli – che arrivava in moto a scuola. Era appassionata delle due ruote e “front women” di un gruppo rock pordenonese nel quale cantava».
Piena di energia vitale e molto stimata dagli alunni e dai colleghi, a scuola era referente dei progetti musicali. «Per la nostra comunità educante la sua tragica fine – aggiunge la vicaria – è uno choc. Siamo vicini al figlio, alla mamma e agli altri familiari». La docente aveva le radici a Tarvisio e Udine e abitava nel quartiere delle Grazie, vicino alla scuola.
«Voleva partecipare con noi all’International parade di motocicliste – spiega Rosaria Fiorentino, presidente di Wima –. L’urto con l’auto ha fatto finire Nadia sull’asfalto e per lei non c’è stato nulla da fare».
Le sue passioni erano la scuola, la musica rock e la moto, che si è portata via, in un tragico giorno di agosto, la sua allegria, la grinta che sfoderava sul palco con la band che aveva fondato otto anni fa, In&Out, con il chitarrista Andrea Lissandron, in arte Lissa.
«La nostra Nadia ci ha lasciati e con lei se ne va un pezzo del nostro cuore: era insostituibile – il tastierista Gimmi Viol dà voce alla band di Pordenone –. Nadia era l’anima che dava vita a ogni nota, la voce che aggiungeva calore alle nostre canzoni. Con il sorriso sapeva trasformare le giornate più difficili in momenti di pura gioia».
La passione per la musica era contagiosa: amava cantare Vasco Rossi. «Non dimenticheremo la complicità prima di ogni esibizione e la felicità di condividere la nostra musica con il mondo – aggiunge il musicista –. Nadia rendeva tutto più leggero, più semplice, con la sua energia positiva. La sua voce graffiante risuonerà sempre nei nostri cuori».
La band ha cancellato tutte le serate programmate per settembre e il futuro è un’incognita sospesa sul grande dolore per la morte di Nadia. «Il vuoto che lascia è immenso – riprende Viol –. Ci consola sapere che continuerà a vivere nelle note che abbiamo creato insieme, nei ricordi che custodiremo gelosamente e nel legame che ha saputo costruire con ciascuno di noi. La sua musica, la sua voce, il suo spirito vivranno per sempre nelle nostre canzoni: ciao, occhioni azzurri».
La maestra Nadia non sarà dimenticata nemmeno a scuola. «Era molto sensibile, attiva e impegnata in tanti progetti didattici perché amava profondamente la scuola», la ricorda Sergio Catalano, il maestro collega e sindacalista Flc-Cgil.
«Nadia era arrivata a Pordenone Sud con la dirigente Nadia Poletto e si era fatta apprezzare per il suo dinamismo – mette in evidenza Catalano –. Alcuni murales negli spazi del plesso Rosmini sono un suo progetto creativo con gli alunni, poi negli ultimi anni insegnava a Vallenoncello. Era tesserata con il nostro sindacato, che si stringe alla famiglia nel dolore».