Nessuna offerta per gli spazi commerciali di Vattolo: il negozio in centro a Udine chiuderà i battenti
UDINE. Il bando per la concessione degli spazi commerciali di via Cavour 1 a Udine, oggi occupati dallo storico negozio di arredamento Vattolo, è andato deserto. Alla scadenza della gara, per la quale gli attuali “inquilini” potevano esercitare un diritto di prelazione, negli uffici di Palazzo D’Aronco non è stata presentata nemmeno un’offerta.
L’offerta commerciale sotto i portici della sede del Comune perde quindi un altro punto di riferimento. Il negozio era stato aperto da Lanfranco Vattolo negli anni Cinquanta ed era rimasto alla famiglia fino a pochi anni fa (l’architetto Franco, figlio di Lanfranco è mancato nel 2022 a 91 anni) ma la nuova proprietà ha evidentemente ritenuto di non proseguire con l’attività.
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«Tenuto conto che l’attuale concessionario aveva un diritto di prelazione è abbastanza normale che non siano state presentate altre offerte – dice l’assessore al Patrimonio, Gea Arcella –, adesso abbiamo avviato le interlocuzioni per concordare una occupazione temporanea e consentire la chiusura dell’attività. Nel frattempo l’amministrazione sta valutando una modalità di assegnazione temporanea per tenere aperto l’esercizio commerciale nei prossimi mesi, fino a fine anno, nelle more dell’emissione del nuovo bando». Possibile quindi un’assegnazione ponte in attesa del nuovo bando. Quello andato deserto aveva fissato un canone mensile a base di gara di 2 mila e 68 euro con una durata della concessione di nove anni.
Nella medesima gara è stato invece affidato il locale di via Stringher 14/B per il quale il canone era di 803 euro. Ad aggiudicarselo l’attuale concessionaria Tiziana Gagliardi che con il suo Bon bon propone abbigliamento per bambini e ragazzi.
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Sempre in tema di concessioni, Palazzo D’Aronco ha già pubblicato un altro bando per l’ex negozio Tonini, sempre sotto i portici di palazzo D’Aronco, ma sull’altro lato, in via Rialto 2.
Dopo la rinuncia della famiglia Tonini, che lo scorso giugno ha deciso di non proseguire con la gestione, il Comune, invece di cercare subito un nuovo concessionario, ha utilizzato quello spazio per ospitare eventi, ultimo in ordine di tempo la mostra su Celiberti, ma poi ha deciso di restituire l’immobile alla precedente destinazione. «Abbiamo ritenuto di restituire lo spazio al commercio anche perché si tratta di una vetrina prestigiosa che ci auguriamo possa contribuire a dare una spinta al commercio udinese», spiega Arcella.
La speranza del Comune è attirare un brand già affermato a livello internazionale per rendere maggiormente attrattiva l’esperienza di shopping cittadina. «Fra i requisiti per candidarsi all’ottenimento della concessione - dice Arcella - sono richiesti un congruo fatturato medio, un adeguato numero di dipendenti, la proprietà o la licenza di un marchio presente già su due mercati europei oltre all’Italia. Vorremmo attrarre un brand noto a livello internazionale e non facilmente rinvenibile nei comuni dell'hinterland udinese che possa diventare un polo attrattore anche per l’intera offerta commerciale cittadina».
La scadenza per presentare le domande è fissata al 24 settembre e il canone a base d’asta è di 4 mila euro. Non è escluso che, se dovesse avere un riscontro positivo, anche per Vattolo possa essere riproposto lo stesso modello.