Addomesticata come un cane o un gatto: la storia della gallina Gisella, sopravvissuta alla volpe
UDINE. Dopo cani, gatti, tartarughe, pesci e pappagalli alla categoria degli animali domestici, forse, è possibile aggiungere anche la gallina, o quantomeno è possibile farlo a Udine.
È l’esperimento che sta portando avanti Federica Travani insieme a sua madre, che gestiscono e si prendono cura della gallina Gisella: l’animale sopravvissuto all’attacco di una volpe ha trovato rifugio e una nuova casa in via Judrio.
«In via Sanguarzo avevo un campo con un pollaio dove tenevo diverse galline – racconta Federica Travani –, le tenevo libere durante il giorno fino a quando, un pomeriggio, una volpe è entrata e le ha ammazzate tutte, compreso un tacchino: era sopravvissuta solo, non so come, Gisella, anche se era rimasta visibilmente traumatizzata».
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Travani aveva deciso di disfarsi del pollaio, perché oltre all’attacco della volpe alcune galline le erano state rubate, ma rimaneva Gisella che era ancora viva e piuttosto giovane: «Adesso ha un anno e mezzo, ma, credo a causa del trauma subito, per quattro mesi non ha più deposto un uovo. Ho quindi deciso di lasciarla da mia madre, che ha una casa con giardino, per farla stare meglio: abbiamo iniziato a parlarle e a trattarla un po’ come un gatto».
Questo modo di addomesticarla pare aver dato i suoi frutti dopo non molto tempo: «Gisella ha ricominciato a fare le uova, adesso ne fa uno al giorno in un seggiolino per bambini che le abbiamo preparato con un telo apposito. Scherzosamente dico a mia mamma che con tutte queste uova Gisella si sta pagando l’affitto per rimanere in casa»
Oggi la gallina si è completamente ambientata: «Dorme vicino a mia madre oppure sulla poltrona, attraverso dei versi fa capire quando ha fame, se la chiami ti segue, un po’ come un cagnolino. Quando trova il cancello aperto fa visita ai vicini di casa che ormai hanno imparato a conoscerla e la riportano in casa».
Mai come in questo caso il detto “Avere una testa di gallina” è fuoriluogo, con la gallina Gisella che pare molto intelligente e dopo una morte sfiorata si gode una nuova vita, coccolata e trattata notevolmente meglio rispetto alle sue simili.