Ztl e area pedonale: con la giunta De Toni Udine ha perso 163 posti auto
Confcommercio Udine, questa volta, si è messa a calcolare, caso per caso, la perdita di posti auto in centro con la nascita, lo sviluppo e l’allargamento della Ztl. Numeri (e vie) alla mano, l’associazione di categoria ha presentato un conto che parla dell’addio a 225 parcheggi negli ultimi dieci anni di cui la maggioranza – ed esattamente 163 – dopo la decisione del centrosinistra di modificare la viabilità del centro. «Sia chiaro che noi non siamo contrari alla Ztl – ha commentato il vicepresidente del sodalizio cittadino Fabio Passon –, ma contestiamo il fatto che al Comune manchi una visione sul tema».
Metodo utilizzato
Lo studio di Confcommercio Udine ha portato a contare gli stalli blu – cioè quelli per la sosta a pagamento – presenti nel 2014 e oggi non più disponibili. Il confronto effettuato è con la situazione attuale aggiornata alla nuova perimetrazione di Ztl e area pedonale del Comune di Udine.
Le vie prese in esame, pertanto, sono esclusivamente quelle coinvolte nei nuovi limiti, senza considerare gli altri posti auto a raso persi negli anni a causa di altre motivazioni nelle aree limitrofe al centro storico cittadino. La porzione di Udine interessata dallo studio, in estrema sintesi, abbraccia vie e piazze che dal 2 aprile fanno parte della Ztl e dell’area pedonale oltre ai parcheggi kiss&go.
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I numeri di Confcommercio
Nel decennio preso in considerazione, stando all’associazione di categoria, sono stati persi, complessivamente e come accennato, 225 posti auto tra Ztl (119), area pedonale (35) e la coppia piazza Garibaldi-parcheggi kiss&go (71) successiva all’ultima ordinanza comunale in vigore dal 23 settembre e che ha interessato in primis l’area di fronte alla scuola Manzoni.
Quasi tre quarti di questi stalli, entrando nel dettaglio, nei calcoli di Confcommercio sono scomparsi a partire dalla modifica della viabilità decisa dal centrosinistra il 2 aprile. L’associazione, infatti, ha presentato un elenco suddiviso per stalli blu cancellati nelle singole vie e piazze interessate.
Parliamo, nel dettaglio, di via Poscolle (8 parcheggi blu eliminati), via Canciani (6), piazza XX settembre (12), via Battisti (10), via Stringher (13), via Savorgnana (12), piazza San Cristoforo (11), piazza Duomo (8), piazza Garibaldi (54), via Grazzano (7), via Crispi (3), via Cernazai (8), vicolo Gorgo (8), largo Ospedale Vecchio (3). Il totale, come detto, fa 163, cioè il 72% dei 225 parcheggi a pagamento non più a disposizione dei cittadini.
Il commento di Passon
I numeri, spesso, parlano da soli, ma questa volta il senso dell’analisi è diverso almeno secondo Confcommercio.
«A quest’amministrazione manca una visione e procede soltanto per sperimentazioni – spiega Passon –. Noi, ad esempio, eravamo contrari alla cancellazione della zona a traffico pedonale privilegiato concordata durante il mandato di Pietro Fontanini. In via Poscolle Alta, via Canciani e via Battisti, infatti, si sono eliminate le auto soltanto in teoria considerato come, con tutte le deroghe obbligatorie per legge che vanno concesse, di fatto continuano a passare, a differenza dei pedoni.
E lo stesso discorso vale per piazza XX settembre. Non siamo certo a favore delle automobili e dell’inquinamento, ma vorremmo capire qual è stato il miglioramento della qualità della vita cittadina grazie a queste chiusure perchè proprio non riusciamo a vederlo. Non lo capiamo. e, anzi, registriamo già le prime chiusure e difficoltà di chi opera nella zona.
Ed è logico, in fondo, perchè se si chiude un’area senza darle un senso, semplicemente muore chi vi lavora attorno. Come peraltro già accaduto in piazza Duomo». Passon, che chiede al Comune di firmare «l’accordo di partenariato in vigore sia con Fontanini sia con Furio Honsell e che è fermo da otto mesi», chiude con una differenza, all’interno della giunta. «Alessandro Venanzi almeno ci ascolta – chiosa –, mentre Ivano Marchiol tira diritto per la sua strada e con lui è impossibile dialogare».
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