Cosa diventerà l’isola delle conchiglie? Il nuovo proprietario: «Non volevo la comprassero multinazionali o fondi speculatori»
L’isola della Marinetta, più nota come isola delle Conchiglie, ha un nuovo proprietario. E il suo futuro pare ormai indirizzarsi verso uno sviluppo turistico-ricettivo. All’insegna della sostenibilità e del rispetto della caratteristiche ambientali dell’area. Questa, perlomeno, l’intenzione di Mario Andretta, che tramite la società Agrituristica Lignano srl, ha presentato un’offerta di 3, 2 milioni di euro per l’acquisto all’asta dell’isola, del suo compendio immobiliare e delle aree lagunari circostanti. Un bene che si affaccia su Lignano ma che, territorialmente, appartiene al comune di Marano Lagunare.
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«Sono un operatore turistico di Lignano e il destino dell’isola mi stava a cuore – ha detto Andretta –. Ho voluto evitare l’intervento di qualche multinazionale o di fondi speculatori». Ieri è stato aggiudicato un altro lotto dall’Istituto vendite giudiziarie di Udine (Coveg srl), compendio destinato ad allevamento ittico in località Valle Spingion, nei territori di Marano Lagunare e Carlino. Per questo lotto la società Valle del Lovo srl che fa riferimento all’imprenditore Lucio Zanutta ha investito 998 mila euro. «Abbiamo riunito un bene che era stato diviso in due parti negli anni Settanta – ha chiarito Giulio Fava, responsabile logistica e trasporti di Zanutta –. Come azienda ittica Valle del Lovo siamo già attivi in loco per l’allevamento di branzini. Ora potremo espandere l’attività».
Cosa diventerà l’isola
Andretta, che in Friuli gestisce alberghi e camping a Lignano, Grado e Sutrio, a cui vanno aggiunte altre strutture ricettive in Croazia, ha le idee chiare su cosa fare sull’isola delle conchiglie. Per riuscirci è disposto a investire diversi milioni di euro, ma è consapevole che non sarà un percorso semplice. «L’isola è un sito Sic e ha diversi vincoli, quindi è chiaro come ogni tipo di intervento dovrà essere concordato con gli enti preposti – ha precisato Andretta –. Ci fa ben sperare il fatto che una parte dell’isola è già antropizzata, dove sorgevano i vasconi e i capannoni della società agricola “Molluschicoltura Maranese”, poi fallita» .
L’imprenditore lignanese non ha già un progetto pronto, ma conta di svilupparlo nelle prossime settimane. Anche perché punta a entrare in possesso del bene prima dei 90 giorni previsti. «Vogliamo realizzare qualcosa in ambito turistico in grado di valorizzare la bellezza del luogo, rendendolo fruibile a più persone – ha continuato Andretta –. Auspico si instaurino fin da subito buoni rapporti con il Comune di Marano Lagunare, competente territorialmente, per il bene della comunità. Il fascino del luogo è indiscutibile», ha chiuso.
L’altro lotto
L’imprenditore Zanutta, noto nel Triveneto per la sua attività nel settore edile, oltre che in quello sportivo con il Cjarlins Muzane, ha acquistato terreni, vasche e sterrati adatti a un’attività di allevamento ittico, fabbricati agricoli e aree lagunari, in località Valle Spingion, nei territori di Marano Lagunare e Carlino. «Siamo già presenti in loco con un’attività di allevamento di branzini estesa per 25 ettari – ha ricordato Fava della Zanutta Spa –. Grazie a questa acquisizione potremmo allargarci all’allevamento di orate e anguille, sempre sotto il cappello di Valle del Lovo. Non ci aspettavamo di poter acquisire il bene alla prima offerta».
La doppia asta
La procedura di gara, inquadrata nell’ambito della liquidazione controllata (la procedura introdotta dal nuovo Codice della crisi d’impresa per i soggetti cosiddetti non fallibili), ha visto come curatore Lorenzo Sirch, come delegato alla vendita Margherita Gottardo e come giudice Gianmarco Calienno. «Siamo molto soddisfatti dall’esito delle due aste – è il commento di Alessandro Cunta di Coveg –. Vendere al primo incanto è sempre un buon risultato». Nei prossimi mesi, nella stessa zona, l’Istituto vendite giudiziarie di Udine metterà all’asta altri tre lotti, costituiti da altrettanti casoni.