Cede la droga al carabiniere in borghese, poi ha un collasso: salvato dal massaggio cardiaco del militare

Aveva offerto della droga a un carabiniere in borghese che stava effettuando un servizio in borgo stazione. Dopo una trattativa durata diverso tempo, insieme a un complice, l’uomo, di nazionalità afghana, era riuscito a piazzare lo stupefacente. A quel punto il militare dell’Arma dichiarava la sua identità, bloccando i due spacciatori, Malangjan Khali, venticinquenne, e Amir Shinwari, ventitreenne. Khali, però, si sentiva male, collassando a terra.

Il carabiniere non perse tempo praticandogli il massaggio cardiaco e salvandogli la vita, in attesa dell’arrivo dei colleghi e del personale del 118. Ieri il giudice del tribunale di Udine Daniele Faleschini Barnaba ha condannato i due spacciatori, resisi nel frattempo irreperibili, per cessione di sostanza stupefacente. Per loro, in aula, c’erano i due legali d’ufficio, Davide Agosto e Martina Mellano. Khali è stato condannato a un anno e 2 mesi, Shinwari a 9 mesi più 1.200 euro di multa. Entrambi, scontata la pena, dovranno essere espulsi dal territorio italiano.

Da quanto è stato ricostruito durante il dibattimento, all’epoca dei fatti, nel febbraio 2022, il primo ad approcciare il carabiniere lungo via Roma fu Khali. Di fronte a un primo rifiuto, l’uomo, insieme a Shinwari, si era rifatto sotto, offrendo della cocaina al militare in borghese.

A questo punto entrò in gioco un terzo uomo, titolare di una macelleria di via Battistig, anche lui afghano (Tonib Samarkhel), a cui Khali e Shinwari si sarebbero rivolti per prelevare la sostanza stupefacente. Alla fine addosso a Khali sono stati ritrovati 1,095 grammi di cocaina, addosso a Shinwari 11 grammi di cocaina. In seguito al malore accusato da Khali e al suo trasporto in ospedale fu chiarito che il giovane si era sentito male essendo a digiuno da qualche giorno. Ieri è arrivata la condanna nei confronti dei due uomini che, come detto, risultano irreperibili.