Tarcento, morto a 91 anni l’imprenditore Mario Bellè

Le auto e i motori lo avevano appassionato sin da piccolo. E da quando aveva provato, poco più che bambino, a guidare una jeep degli americani, arrivati a Tarcento durante la seconda guerra mondiale, aveva maturato la certezza che quello sarebbe stato il suo mondo anche dal punto di vista professionale.

Così è stato per Mario Bellè, 91 anni compiuti lo scorso settembre, che a Tarcento ha avviato una officina meccanica e carrozzeria, ora nelle mani di figli e nipoti.

L’imprenditore, ricoverato all’ospedale di Udine per un aggravamento delle sue condizioni di salute, è mancato nella serata di sabato 19 ottobre, attorniato dall’affetto della sua famiglia.

Lascia la moglie Maria Luisa Persello, con la quale lo scorso 26 maggio aveva festeggiato i 62 anni di matrimonio, e i figli Daniele e Giorgio. Nato il 4 settembre del 1933, Mario Bellè aveva aperto la sua attività a metà degli anni Cinquanta, in via Dante a Tarcento, dopo un breve periodo come elettrauto sempre a Tarcento.

L’officina era stata sistemata dietro il distributore che la famiglia Bellè gestiva. «Mio padre – racconta Giorgio – si è sempre dedicato al lavoro, che amava. Una passione che si portava dietro da quando era bambino e quando ai tempi della seconda guerra mondiale a Tarcento erano arrivati gli americani, lui, giovanissimo, aveva fatto le prime esperienze di guida sulle loro jeep. Adorava le loro auto. Da ragazzo aveva lavorato per un periodo come elettrauto e poi aveva deciso di mettersi in proprio.

Mio zio Giovanni gestiva il distributore di famiglia e mio papà aveva aperto l’officina di riparazioni in un’area adiacente». Nel corso degli anni in azienda – ridenominata “Fratelli Bellè – sono entrati anche i figli, prima Daniele, nel 1978, e poi Giorgio. Ora si è arrivati alla terza generazione, con l’ingresso dei nipoti di Mario, figli di Daniele.

L’autofficina specializzata, che nel frattempo si era ingrandita, nel 1980 ha cambiato sede, rimanendo sempre in via Dante, dove si trova ancora oggi. «A fine anni Novanta mio papà è andato in pensione – ricorda Giorgio – e ci ha lasciato l’azienda, che si è ulteriormente ingrandita. Ci lavorano dieci dipendenti e l’ambiente è molto familiare. Abbiamo avuto diverso personale che è arrivato da noi finita la scuola ed è rimasto fino alla pensione. Mio padre era una persona buona, sia al lavoro sia in famiglia.

Difficilmente alzava la voce, era facile andarci d’accordo. Ci ha saputo trasmettere – sottolinea infine il figlio – la passione per i motori e anche il desiderio di portare avanti l’attività di famiglia».

I funerali di Mario Bellè saranno celebrati mercoledì 23 ottobre alle 15 nel duomo di Tarcento, mentre il giorno prima, alle 18, è in programma il rosario in sua memoria.