La nuova cittadella di Tessera: Bosco dello sport, ecco il cronoprogramma. Al via le bonifiche belliche e i sottoservizi
Opere di accantieramento, bonifiche belliche e sottoservizi. Comincia da qui la marcia dei cantieri del “Bosco dello sport”, la cittadella sportiva, con stadio da 16 mila posti e arena da 10 mila, su cui la giunta Brugnaro investe 315 milioni di euro, usando fondi (e mutui) del Comune di Venezia. Nei giorni scorsi il sindaco Brugnaro ha annunciato il via ai lavori in concomitanza con la posa della prima pietra dell’altro palazzetto, da mille posti, finanziato dal Pnrr, che nascerà in via del Granturco, tra Favaro e Mestre con la candidatura immediata, per la gestione dell’impianto, da parte del basket Mestre.
In realtà a Tessera, nei campi che sono tra via Ca’ Zorzi e la bretella autostradale per l’aeroporto, si comincia davvero da zero. Perché qui ci sono poche case, una strada, e il resto è campagna e ora tutto è da fare, partendo appunto dalle bonifiche belliche e poi dai sottoservizi.
Dallo staff del sindaco spiegano che sono in corso le approvazioni dei progetti esecutivi dei primi quattro interventi. I lavori veri e propri inizieranno indicativamente, da maggio. Si procede per fasi progressive: si comincia dalla viabilità.
A seguire le opere di urbanizzazione. I cantieri dell’arena, dove giocherà la Reyer, di cui Brugnaro è patron (oggi la società fa parte del trust del primo cittadino) verranno portati avanti assieme a quelli dell’area verde. Per ultimo arriverà invece lo stadio, da 73,5 milioni di euro, ultimo in ordine di tempo a vedere arrivare a termine la gara di assegnazione. Tempo tre mesi – quindi indicativamente per la metà di luglio – anche il progetto definitivo dello stadio da 16 mila posti arriverà in approvazione da parte della giunta comunale.
Fincantieri Infrastrutture, Bordignon e Ranzato, in raggruppamento, si sono infatti aggiudicati la gara per la costruzione dell’opera principale del Bosco dello sport di Venezia, la cui gara è stata l’ultima ad arrivare in porto, dopo la sospensione causata dalla grana del mancato finanziamento Pnrr, sostituito poi da un finanziamento da 93,5 milioni di euro del governo Meloni.
Attualmente sono in corso le verifiche di legge e di regolarità della gara. Le altre gare sono state tutte assegnate. A vincere la gara per la nuova viabilità di collegamento con l’aeroporto sono state le imprese Adriastrade (capofila, di Monfalcone), Coletto, Brussi Costruzioni, Ecovie e Zara Metalmeccanica. L’associazione di imprese ha vinto con un ribasso a base di gare del 5,71 per cento sui lavori e del 40 per cento sulla progettazione per un importo complessivo contrattuale di 27 milioni e 138 mila euro.
L’intervento prevede il collegamento dell’area con la Triestina e la bretella aeroportuale, oltre che tutte le strade di raccordo all’interno dell’area di 115 ettari. Previsti quattro raccordi e sei rotatorie. In queste settimane è stato formalizzato anche l’accordo in convenzione tra Comune e Cav per gli innesti alla bretella. Ad aggiudicarsi le opere di urbanizzazione per un importo di 50 milioni di euro è stata l’impresa Carron (di Treviso).
In questo caso l’assegnazione è di fine agosto. Con un importo complessivo contrattuale (progettazione ed esecuzione) di quasi 95 milioni di euro ad aggiudicarsi il bando dell’arena è stata il raggruppamento temporanea di imprese (Rti) costituito da Cev (società mandataria, di Treviso, sta realizzando anche il villaggio olimpico di Milano), Maeg, Milani e Gianni Benvenuto.
L’arena sarà, insieme allo stadio, uno dei due perni principali del progetto. Pensata per gli sport al coperto, come il basket, sarà in grado di ospitare fino a 10.000 persone sedute. E potrà essere usata anche per i concerti al chiuso.
L’appalto relativo alle opere verdi, aggiudicato per oltre 11 milioni di euro, è stato vinto con un ribasso del 5,5 per cento sull’esecuzione del 2,1 per cento sulla progettazione definitiva ed esecutiva dal raggruppamento composto dal Consorzio Leonardo servizi, da Cosmo Scavi e dal Consorzio Stabile Terra. L’intervento sul verde prevede anche la piantumazione di 100 mila tra alberi e arbusti.
Nel frattempo sempre in via Ca’ Zorzi ha insediato uno dei suoi quartieri generali Rfi, Rete Ferroviaria Italiana, che sta coordinando i cantieri diffusi, lungo otto chilometri, tra Dese e Tessera per la realizzazione della bretella ferroviaria per l’aeroporto che correrà in parallelo alla bretella autostradale fino alla stazione interrata del Marco Polo.
Nella strada di campagna, utilizzata da Comune e Rfi per la movimentazione dei mezzi, è scattato il limite di 30 chilometri orari, in vigore fino a giugno 2026. In questo caso l’investimento è ancora più ingente, 644 milioni di euro per una infrastruttura strategica in vista delle olimpiadi Milano Cortina. Sommando i due interventi, nella zona del Quadrante di Tessera, si muovono cantieri per quasi un miliardo di euro.