Abilitati 58 bagnini a Caorle, manca però il 20% del personale per la stagione
foto da Quotidiani locali
Sono 58 i nuovi bagnini che hanno ottenuto l’abilitazione dalla Guardia costiera di Caorle a esercitare la professione. A poche settimane dall’inizio vero e proprio della stagione estiva, c’è una penuria molto grave di personale: restano infatti ancora scoperti almeno il 20% dei posti di lavoro tra bagnini, personale delle pulizie, addetti alla spiaggia, camerieri per alberghi e ristoranti, addetti alla reception e altro ancora.
Se n’era parlato anche la scorsa settimana, al G20 delle Spiagge di Caorle, vertice preparatorio alle prossime sfide dei comuni rivieraschi più importanti, su tutti il riconoscimento di Comunità Marine per migliorare i servizi. Proprio la coordinatrice del tavolo sul G20, Roberta Nesto, sindaco di Cavallino Treporti, ha commentato in modo assai favorevole la bella notizia di Caorle, sull’abilitazione raggiunta dai 58 nuovi bagnini, tra cui figurano anche diverse donne, quasi tutti veneti della zona o delle province limitrofe, come Treviso.
«C’è una grande preoccupazione per la mancanza della forza lavoro in generale per tutte le nostre spiagge, sia nella sicurezza che nella sorveglianza in mare» ha detto martedì sera Roberta Nesto «sicuramente il fatto che ci siano dei nuovi bagnini è di buon auspicio».
L’Ufficio circondariale marittimo di Caorle ha dato il via agli esami di abilitazione proprio in questo periodo, per garantire la sicurezza sul litorale veneto. Gli assistenti bagnanti, anche secondo i marinai, sono una figura di responsabilità sempre più richiesta, che adempie a un servizio di pubblica necessità, poiché sono fondamentali per garantire l’incolumità dei bagnanti e prevenire incidenti in mare. Compito della Capitaneria – Guardia costiera è quello di sottoporre gli aspiranti bagnini a prove d’esame teoriche e pratiche, secondo le direttive di coordinamento del Comando generale del Corpo delle Capitanerie di Porto.
I bagnini oggi devono essere preparati su qualsiasi fronte: devono possedere specifiche competenze quali abilità nel nuoto per il salvamento, conoscere nozioni di primo soccorso, essere abili nella voga con il mezzo di salvataggio, infine studiare le ordinanze di sicurezza balneare e le nozioni di meteorologia. Alcuni dei 58 bagnini erano già precedentemente dotati di un brevetto di salvataggio in acque interne/piscina, preparati dalla Federazione italiana salvamento acquatico, e dalla Federazione italiana nuoto.