Sofia Goggia ha voluto fare chiarezza riguardo a un’intervista che ha rilasciato al Corriere della Sera. La sciatrice bergamasca ha risposto alla domanda di un appassionato sui social, entrando nel dettaglio delle dichiarazioni riportate dalla testata giornalista e soffermandosi sulla propria condizione fisica: “Oggi è uscito un articolo sul Corriere con il classico titolo acchiappa click. Nel peggior scenario in cui non riuscissi a sciare a causa del dolore, l’opzione è quella di togliere la piastra. Attualmente stiamo cercando delle soluzioni per ovviare al problema e io ho immensa fiducia che lo troveremo. E poi oh… avrei dovuto rimettere gli sci ai 6 mesi, non ai 4“.
Sofia Goggia aveva infatti rimediato la frattura della tibia e del malleolo tibiale in occasione di un allenamento di gigante svolto a Ponte di Legno a inizio febbraio, dovendosi sottoporre a un’operazione e rinunciando all’ultimo mese e mezzo di gare. La Campionessa Olimpica di discesa libera a PyeongChang 2018 aveva affermato: “Devo capire come abbattere il dolore quando metto lo scarpone. Sperimenterò soluzioni in carbonio, sottili e su misura, da inserire tra calza e scarpone. Sono come i parastinchi per il calcio e dissipano le pressioni: devo trovare il set-up per il training a Ushuaia”.
L’azzurra aveva proseguito: “Secondo il dottor Panzeri il dolore non passerà e dovrò gestirlo. Lavoro in palestra e faccio atletica, ma non posso ancora correre a causa delle parestesie che danno una percezione alterata della sensibilità. Alle prime curve ho pianto sotto la maschera. È il peggior infortunio per come stavano andando le cose e per il momento della mia carriera. E la ripresa è la più dura. Ho avuto un periodo di blackout nel quale ho pensato anche che non sarei più stata una sciatrice d’alto livello. Ho patito terribilmente questo incidente“.
A spingere Sofia Goggia a un chiarimento è stato però il titolo dell’articolo, estratto da questo passaggio dell’intervista in cui si parlava dell’ipotesi di saltare la prossima stagione agonistica: “È lo scenario peggiore: saltare la stagione, levare le placche a novembre e lavorare in ottica Giochi 2026. Un’ipotesi da considerare. Però se troverò la quadra, tutto andrà in crescendo. Ed è ciò che mi auguro“.
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