Atletica, la 4×100 vola in finale alle Olimpiadi col brivido: cambi tentennati, Jacobs impattante. Giamaica eliminata
Con il brivido, commettendo qualche errore di troppo e rischiando quella che sarebbe stata una clamorosa eliminazione. L’Italia si è qualificata alla finale della 4×100 maschile alle Olimpiadi di Parigi 2024, superando il turno con il secondo tempo di ripescaggio (38.07). I Campioni Olimpici di Tokyo 2020 hanno chiuso al quinto posto nella propria batteria alle spalle degli USA di Christian Coleman e Fred Kerley (37.47, Noah Lyles e Kenneth Bednarek rientreranno per l’atto conclusivo), del Sudafrica di Akani Simbine (37.94), della Gran Bretagna di Jeremiah Azu e Nethaneel Mitchell-Blake (38.04) e del Giappone di Abdul Hakim Sani Brown (10.32).
L’Italia ha sbagliato due cambi su tre: quello tra Matteo Melluzzo e Marcell Jacobs è risultato più lungo del previsto, quello tra il Messia e Fausto Desalu è stato invece contratto perché il quinto uomo più veloce del mondo stava correndo a tutta e ha dovuto frenare per cedere il bastone, mentre la consegna da Desalu a Filippo Tortu è stata sostanzialmente impeccabile. Matteo Melluzzo è stato confermato al lancio dopo aver ben figurato agli Europei di Roma: l’uscita dai blocchi di partenza non è stata impeccabile (0.141 il tempo di reazione) e la prima fase di accelerazione è stata un po’ imballata, ma poi il siciliano si è ripreso (10.34 il parziale) ed è riuscito a lanciare lo scattante Marcell Jacobs.
Il velocista lombardo ha divorato il rettilineo opposto in 9.21 (è andato molto veloce, ma purtroppo sul suo parziale ha inciso la brusca frenata per passare il testimone a Desalu, è sopra all’8.98 dello statunitense Fred Kerley e all’8.88 del britannico Louie Hinchliffe). La pennellata di curva da parte di Fausto Desalu c’è stata (9.35, meglio del 9.60 del britannico Richard Kilty e non così lontano dal 9.12 dell’americano Kyree King), poi Filippo Tortu si è espresso in 9.17 in chiusura (impossibile contenere Courtney Lindsey in 8.88 e il sudafricano Akani Simbine in 8.86, non lontano dal 9.12 del britannico Nethaneel Mitchell-Blake).
L’Italia ha temuto l’esclusione, ma nella seconda batteria si sono materializzati molti errori e sono usciti tempi alti: si è imposta la Cina in 38.24 davanti alla baldanzosa Francia di Ryan Zeze e Pablo Mateo (38.34) e al Canada di Andre De Grasse (38.39). I fenomeni della Giamaica hanno sbagliato tantissimo: Kishane Thompson (argento sui 100 metri), Ackeem Blake, Jelani Walker e Jehlani Gordon (era assente Oblique Seville) hanno chiuso al quarto posto in 38.45 e sono fuori dalla finale. Gli azzurri passano il turno con il quinto crono complessivo, visto che Francia e Canada sono state più lente nell’altra batteria.
Salta un avversario di elevatissimo rango nella lotta per le medaglie, domani sera l’Italia tornerà in scena allo Stade de France per andare a caccia di una medaglia dopo la notte magica di Tokyo, l’argento ai Mondiali 2023 e l’oro agli Europei di due mesi fa: tre uomini del sigillo a cinque cerchi erano in gara anche questa mattina, mancava Lorenzo Patta il cui posto è stato preso da Melluzzo, già nel quartetto durante l’ultima rassegna continentale.