US Open 2024, Jannik Sinner: “Mi piace giocare i punti importanti, contento di disputare un’altra finale Slam”
Jannik Sinner si è qualificato per la finale degli US Open 2024 di tennis battendo in tre set il britannico Jack Draper: l’azzurro giocherà domani sera l’ultimo atto contro il padrone di casa statunitense Taylor Fritz, vincitore del derby contro il connazionale Frances Tiafoe. In conferenza stampa il tennista italiano ha analizzato il match vinto in semifinale.
I momenti chiave della sfida con Draper: “Partita difficile, complicata. Credo che lui abbia giocato un’ottima partita per due set, poi l’ho visto che calava un pochettino fisicamente, ma ci può stare, forse era anche un po’ mentale, essendo sotto due a zero è una sensazione un po’ diversa. Io ho solo cercato di stare lì mentalmente, sia di muoverlo, ma anche di pressarlo su un lato, quindi ho cambiato anche un po’ le carte sul tavolo, però comunque è stata una partita complicata, difficile. Lui ha servito molto bene, è molto intelligente, quindi credo che fosse un’ottima prova, una partita molto difficile, quindi posso essere contento“.
Raggiunta la seconda finale Slam in stagione: “Ogni finale raggiunta è un po’ diversa, perché comunque il torneo non lo vivi quasi mai nello stesso modo, quindi è un po’ diverso, però è una sensazione bella, una sensazione di voglia di arrivare, perché comunque ho fatto credo anche tanti buoni risultati tra Melbourne e qui, ho passato tanti momenti positivi, tanti momenti di difficoltà, tanti momenti non semplici, quindi sono tante cose messe insieme. Posso essere contento di giocarmi un’altra finale Slam. È un giorno speciale domenica, e tutte le finali, di qualsiasi torneo, che giochi è molto speciale ovviamente, nel Grand Slam è un po’ diverso, quindi sono contento“.
Vinto un altro tiebreak dall’azzurro, che ne ha portati a casa 15 degli ultimi 16 giocati: “Secondo me, soprattutto nei tiebreak, dipende anche da come ci arrivi, come giochi i game prima, se hai investito qualcosa per il tiebreak, per poi scegliere alcuni colpi, o comunque se giochi sempre uguale tutto il set e poi arrivi al tiebreak e continui a fare le stesse cose, quindi credo che ho cambiato un po’ il gioco anche prima di arrivare al tiebreak, e questo poi fa in modo che possa scegliere certi colpi, metterlo fuori equilibrio, rispondere in modo diverso e servire in modo diverso. Sono tante cose, poi ovviamente lo devi fare in modo perfetto, perché dipende da come lo fai proprio in quel momento lì. Ho sempre detto che mi piacciono questi punti importanti, sento che proprio per questi punti mi alleno, perché sono tante ripetizioni che metti in campo, e quindi sono contento di come gestisco questa parte. Ovviamente ogni partita è un po’ diversa, adesso negli ultimi 16 ne ho vinti 15, però magari prima ne ho persi tanti, quindi diciamo che posso essere contento“.
Dichiarazioni da Vanni Gibertini