Salto con gli sci, sabato Lara Malsiner e Alex Insam hanno un appuntamento con la storia
Sabato 5 ottobre 2024 potrebbe essere una data epocale per l’Italia degli sport invernali, seppur nella versione estiva di uno di essi. Per la prima volta nella storia, un azzurro può vincere la classifica generale di un massimo circuito del salto con gli sci.
Si parla di Summer Grand Prix, ma come già spiegato nelle scorse settimane, queste competizioni sono de jure equivalenti alla Coppa del Mondo, pur non avendone lo stesso prestigio e valore tecnico de facto. Non lo si puntualizza certo per sminuire quanto sta accadendo, bensì per onestà intellettuale e per contestualizzare appieno quanto potrebbe compiersi.
La “go-to-gal” è soprattutto Lara Malsiner (con Annika Sieff) a fare da potenziale back-up. Le due italiane sono rispettivamente prima e seconda nella graduatoria assoluta femminile del GP, rispettivamente con 238 e 196 punti. La terza è la slovena Ema Klinec (194), mentre la giapponese Sara Takanashi (180) è quarta. L’altoatesina e la trentina hanno sfruttato appieno il weekend di Rasnov (21-22 settembre), disertato da parecchie avversarie di grido.
Resta da disputare una sola gara, quella di Klingenthal. Il trampolino della Sassonia, sulla carta, è particolarmente ostile alle caratteristiche di Malsiner, il cui sistema di salto è efficace soprattutto su impianti di piccole dimensioni, dove la forza bruta conta più dell’aerodinamica e della sensibilità in fase di volo. L’esatto opposto rispetto alla struttura eretta in Romania, sulla quale la ventiquattrenne gardenese si è imposta due volte.
Cionondimeno, il vantaggio su Klinec è importante. Recuperare 44 punti non è banale. La slovena è obbligata a chiudere almeno tra le prime cinque, dinamica tutt’altro che scontata, soprattutto in un quadro come quello di Klinghental, dove il “ribaltone” è dietro l’angolo a causa di un vento sovente bizzoso.
Ribaltone che, in chiave italiana, si spera non si verifichi in classifica generale. Se il trionfo di Lara Malsiner nel Summer Grand Prix 2024 dovesse concretizzarsi, bisognerebbe esserne felici e fieri, senza tuttavia abbandonarsi a trionfalismi che possano generare aspettative esagerate in vista dell’inverno. La Coppa del Mondo sarà un altro paio di maniche.
Volgendo lo sguardo all’altra metà del cielo, Alex Insam potrebbe fregiarsi della classifica generale maschile. La sua situazione però è più difficile rispetto a quella della conterranea. L’azzurro ha sinora marcato 299 punti. È terzo, dietro al polacco Pawel Wasek (323) e all’austriaco Stefan Kraft (300). Quest’ultimo non sarà della partita in terra tedesca. Il ventiseienne sudtirolese si deve, teoricamente, guardare le spalle da un altro austriaco, Jan Hörl (225).
La posizione di Insam è figlia soprattutto del presenzialismo in ogni tappa, unito all’ottima stagione su plastica disputata dall’altoatesino. Rifilare 25 punti a Wasek (l’ex aequo direbbe bene al polacco, perchè avrebbe vinto più gare) non è facilissimo, ma neppure impossibile. È qui che bisogna sperare nel “ribaltone” di cui sopra.
Complessivamente, vincere l’edizione 2024 del circuito estivo sarebbe un risultato eccezionale per il movimento italiano, i cui numeri sono esigui. Un risultato figlio delle circostanze, bien sûr, ma non per questo poco nobile o da disdegnare, soprattutto nell’ottica di attirare qualche sponsor e accendere un piccolo riflettore sulla disciplina in vista di Milano-Cortina 2026.