MotoGP, la Spada di Damocle degli ordini di squadra sui prossimi Gran Premi? Situazione ingarbugliata tra presente e futuro
È ormai evidente come il Campione del Mondo di MotoGP 2024 sarà uno tra Francesco Bagnaia e Jorge Martin, citati in rigoroso ordine alfabetico e di palmarès. In classifica generale, lo spagnolo ha 10 lunghezze di vantaggio sull’italiano. Si tratta, però, di una differenza esigua. Mancano infatti ancora 4 Sprint e 4 Gran Premi, per un totale di 148 punti complessivi.
Qualsiasi velleità potesse essere coltivata da Enea Bastianini o Marc Marquez è definitivamente venuta meno tra Mandalika (dove i due sono incappati in un pesantissimo “zero”) e Motegi, dove sono stati indiscutibilmente sovrastati dai duellanti per il titolo. Al riguardo, viene spontaneo chiedersi se – a questo punto – il Factory Team Ducati non possa cominciare a ragionare sul dare ordini di squadra.
Si vive però una situazione particolare, a tratti paradossale e imbarazzante. Bastianini è in uscita, ha già firmato per KTM, con la quale correrà nel 2025. In altre parole, se dovesse trovarsi in scia a Pecco e in lotta per il successo di un GP, potrebbe anche pensare di giocare la propria partita, evitando di piegarsi ai diktat di una squadra dalla quale sta per allontanarsi. Il futuro compagno di squadra di Bagnaia sarà invece Marquez, che però attualmente corre da solista per il Team Gresini!
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Come se non bastasse, ad aggiungere pepe su una pietanza già speziata di per sé, c’è il fatto che Jorge Martin abbia già le valigie in mano per trasferirsi all’Aprilia e il Team Pramac abbia preso la decisione di interrompere l’annosa e proficua collaborazione con Ducati per cominciarne una, tutta da scoprire, con Yamaha. Da mesi le due entità, corrono come Rogue in seno al branco di Borgo Panigale, per dirla con un termine scenico. Insomma, tra una dinamica e l’altra ci troviamo di fronte a una situazione ingarbugliata tra presente e futuro.
C’è però un punto fermo. È chiaro come esistano dei contratti relativi alla stagione 2024. Se mai dovessero calare ordini dall’alto, questi potrebbero essere eventualmente imposti solo a Bastianini, che da professionista dovrebbe avere l’obbligo di rispettarli indipendentemente da ciò che accadrà nel 2025. L’augurio è però di non assistere a diktat di alcun tipo, in maniera tale da vedere Martin e Bagnaia sfidarsi uno contro uno, senza alleati o nemici di sorta.