L’Italia ha un giavellottista? Frattini: “Nel 2025 obiettivo confermarmi su misure oltre gli 81 metri”
Giovanni Frattini si è reso protagonista di una fantastica spallata ai Campionati Italiani Societari, spedendo il giavellotto a 83.61 metri in quel Modena e firmando così la seconda misura italiana di sempre, alle spalle soltanto del primato nazionale che Carlo Sonego detiene dal 1999 (84.60 a Osaka). Il 21enne romagnolo, allenato da Emanuele Verni, ha aggiunto quasi sei metri al suo vecchio primato di 77.92 e con questo lancio ed è entrato in un nuova dimensione.
Giovanni Frattini ha espresso la propria soddisfazione durante l’ultima puntata di Sprint2u, trasmissione del canale YouTube di OA Sport: “Non mi aspettavo una misura così tanto superiore al mio personale. Dopo il 77.98 di Rieti, ai Campionati Italiani Under 23, avevo immaginato qualcosa del genere, mi sentivo di poter fare qualcosa in più perché prima di quella gara ero stato male e non ero al massimo delle mie forze. Mi ero detto di provare a spingere un po’ di più nell’ultima parte di stagione, ma non mi aspettavo di andare oltre gli 83 e di fare altri due lanci oltre gli 81“.
Ferdinando Savarese ha chiesto se il vento può avere influenzato la prestazione fornita a Modena: “Ci ho pensato anche io, perché ero un po’ incredulo ma ho guardato i video, le bandiere non si muovevano“. L’azzurro ha guardato anche al futuro: “La stagione ora è finita, non ho gare in programma fino al 2025. Ora c’è un po’ di aspettativa verso le prossime gare, ma fa pare della crescita di un atleta, che deve affrontare le esperienze in un certo modo. Le prossime gare saranno per confermare queste risultati più che per migliorare, confermarsi attorno a quelle misure lì. Dovrò imparare a gestire le aspettative“.
Il giavellottista ha ripercorso i suoi primi passi e si è soffermato sugli ultimi due anni molto difficili: “Ho iniziato alle scuole medie: la mia professoressa mi portò ai Giochi della Gioventù, provai un po’ tutte le discipline, l’anno dopo mi sono avvicinato all’atletica e pian piano mi sono avvicinato al giavellotto. Nel 2019 ho fatto il primato nazionale under 18 e dal 2020 al 2021 ero tra gli juniores, ma a fine 2021 mi sono rotto il legamento del gomito e per questo ci sono stati due anni di “pausa”, anche se nel mentre mi sono allenato. Negli ultimi due anni ho subito due interventi al gomito, non è stato semplice e c’era anche il rischio di non tornare a questi livelli. Dopo la prima operazione il legamento continuava a farmi male e ho dovuto fare una ricostruzione. Quest’anno sono tornato senza dolori e sono tornato ai livelli di prima, se non superiori“.
Giovanni Frattini ha raccontato qualcosa in più sui suoi allenamenti e sullo staff che lo supporta: “Gareggio per la Fratellanza di Modena, ma abito a San Giovanni in Marignano, in provincia di Rimini, quindi sono romagnolo. Faccio sei allenamenti a settimana, che possono andare dalle due alle quattro ore e oltre a questo studio all’Università, Fisica a Bologna: faccio una vita un po’ impegnativa. Mi alleno tra Bologna e San Giovanni, in settimana quando ho lezione sto a Bologna e poi scendo nel weekend. Il mio allenatore storico è Emanuele Verni, è cresciuto con me perché siamo partiti insieme: è qualche anno più grande di me, ha iniziato ad allenare quando io sono arrivato al campo, sta facendo un ottimo lavoro, sta studiando tanto. Da ottobre 2023 si è aggiunto a noi Antonio Fent, che ci dà una mano dal punto di vista tecnico, quando sono a Bologna vado una volta a settimana da lui, che ci aiuta sulla forza e sui programmi: anche grazie a lui è arrivato questo risultato perché ha un grande bagaglio culturale sul giavellotto, serviva per fare un passo in avanti“.
Il 21enne ha poi proseguito: “Per la mia esperienza non riesco a dare quello che do in gara, è molto stressante lanciare il giavellotto ed è questo il motivo per cui lo lancio massimo due volte a settimane. Dai tante botte ed è stressante per il fisico e non vado mai sulle rincorse veloci e lunghe da gara. Per me escono lanci più sciolti, ma non ci posso mai dare il 100%, è un po’ diverso dagli altri lanci. In allenamento io i lanci non li misuro praticamente mai, richiede un po’ di tempo e mi affido alle sensazioni. Quando sono a casa mia ci sono i compagni che ho da sempre, mentre a Bologna sono più da solo, anche perché ho dei tempi un po’ più stretti considerando l’Università e faccio meglio a fare da solo“.
Giovanni Frattini ha poi concluso: “L’anno prossimo diventerò assoluto, un nuovo mondo anche se ci sono dentro da un po’. Tra i primi obiettivi c’è quello di confermare le misure, poi vedremo come reagirò dopo aver superato la preparazione invernale. Si cerca di puntare a migliorare e partecipare a qualche appuntamento importante: c’è la Coppa Europa, ci sono le Universiadi e con questa misura si può puntare ai Mondiali“.