F1, Helmut Marko sui motivi dell’addio di Newey alla Red Bull: “Decisiva la morte di Mateschitz”
In pochi mesi Red Bull ha visto sfumare la sua supremazia tecnica in Formula Uno, passando dal ruolo di dominatrice incontrastata a quello di terza/quarta forza in campo dietro a McLaren e Ferrari. I motivi di questo calo prestazionale sono molteplici, ma non è passato inosservato il fatto che la parabola discendente della RB20 sia cominciata all’indomani dell’addio di Adrian Newey (accordatosi poi con Aston Martin) alla scuderia di Milton Keynes.
Helmut Marko, consulente di Red Bull, è intervenuto a ORF spiegando i motivi che hanno portato il genio britannico alla decisione di lasciare il Drink Team: “Quando si vince, e noi abbiamo vinto negli ultimi tre anni, dominando nel 2023, ovviamente i dipendenti sono ambiti da altre squadre. È un gioco abituale in Formula 1. Quello che mi lascia un po’ perplesso sono le cifre che vengono offerte. Siamo sempre alle prese con il limite dei costi. E questi dipendenti spesso ricevono offerte doppie o addirittura superiori“.
“Ciò significa che non potremmo tenere alcuni di loro. Newey è stato con noi per 17 anni, Wheatley per 19. Erano parte della squadra, del gruppo e della società. Facevano parte della squadra, del nostro successo. Questo fa male, ma se se ne vanno per motivi finanziari, per motivi di carriera, perché non si riesce a stare al passo con le offerte, allora è così che vanno le cose“, ha aggiunto Marko all’emittente televisiva austriaca.
Sull’impatto della morte del fondatore della Red Bull: “E naturalmente: con la morte di Dietrich Mateschitz si è verificato un certo cambiamento. Era di fatto l’unico leader. Prendeva decisioni rapide. Era un imprenditore carismatico che aveva anche molta lungimiranza ed era disposto a correre dei rischi con la squadra corse. E tutto questo, ovviamente, ora… L’azienda e tutto il resto devono essere impostati in modo diverso, perché non si trova un altro individuo del genere e non può essere sostituito da una sola persona. Anche questo può essere parte del cambiamento… Credo che questo sia stato il motivo principale della decisione di Newey di cercare una nuova sfida“.
Marko non ha smentito il fatto che il caso Horner abbia influito sulla scelta di Newey: “Mettiamola così: la vicenda legata a Horner non ha aiutato. Ma internamente ci siamo seduti e abbiamo detto che dobbiamo unire le forze, lavorare insieme in tutti i settori per portare a casa questo campionato del mondo e avere anche una macchina vincente per il futuro. Perché una cosa è chiara: se non forniamo a Max Verstappen un’auto con cui possa vincere a lungo termine, tutti i contratti dei migliori piloti prevedono clausole di uscita legate alle prestazioni, e Max vedrà sicuramente il suo futuro dove gli verrà offerto il pacchetto migliore. A patto che si diverta ancora. C’è un altro fattore che è entrato in gioco…“.