Monaco spiega: “Medvedev ha preso una ripassata che ricorderà. È frustrato da Sinner e Alcaraz”
Jannik Sinner ha sconfitto in due set Daniil Medvedev nei quarti del Masters 1000 di Shanghai, approfittando delle condizioni fisiche non ottimali del russo (alle prese con un piccolo problema alla spalla) ed imponendosi con un netto 6-1 6-4. In semifinale l’azzurro troverà a sorpresa il ceco Tomas Machac, che ha battuto 7-6 7-5 il n.2 al mondo Carlos Alcaraz. Di questo e di molto altro si è parlato nell’ultima puntata di TennisMania, trasmissione condotta da Dario Puppo e visibile sul canale Youtube di OA Sport, con ospiti Massimiliano Ambesi e Guido Monaco.
“La similitudine con Miami ci sta per il punteggio, anche se lì i primi game erano stati molto lottati e poi Sinner aveva preso il largo e non c’era stata più partita. Questa volta invece Sinner è entrato centratissimo, voleva partire forte e quindi l’altro, per quanto abbia provato a star dietro, è stato travolto all’inizio. I primi game dell’azzurro sono stati davvero qualcosa di eccezionale. Poi Medvedev è un po’ uscito gradualmente dal match a livello di linguaggio del corpo e aveva sicuramente questo problema alla spalla, però siccome ieri probabilmente in condizioni analoghe ha battuto Tsitsipas in due set, comunque oggi ha preso una ripassata che si ricorderà“, il commento di Monaco sulla partita.
Sulla rivalità tra Sinner e Medvedev, adesso in perfetto equilibrio con 7 vittorie a testa: “L’anomalia vera di questo ultimo anno e mezzo di Medvedev è che non abbia mai vinto un torneo, per il livello che ha tenuto. L’altra cosa che mi viene da dire su questa rivalità è che, tolta la finale di Melbourne, proprio a Wimbledon nella loro partita più importante Sinner ha beccato l’unica giornata storta. Probabilmente Jannik avrebbe barattato le ultime tre vittorie con un successo a Wimbledon che poteva portarlo chissà dove“.
Sul problema segnalato da Medvedev a proposito delle palline: “La pallina che si sgonfia e dopo pochi game si apre un po’ diventando più lenta rende più difficile fare i vincenti. Questo non dovrebbe essere un problema per Medvedev, perché lui colpisce molto piatto. L’unica giustificazione che capisco e che possa dare fastidio al russo è che lui, colpendo mediamente molte più palle, avranno un consumo elevato. 3-4 game di Medvedev non equivalgono a 3-4 game di Sinner o Alcaraz, quindi può avere quella sensazione che dopo un po’ la palla non cammini più come vorrebbe lui“.
“Comunque è una cosa generale: un po’ è calato lui, un po’ gli dà fastidio la palla, ma di base è frustrato perché sente che i primi gli stanno scappando via. Quando sbatti sempre contro un muro, sei un po’ più suscettibile a notare ed enfatizzare certe cose. La verità sta un po’ nel mezzo: lui è leggermente calato, gli altri sono saliti. Per il suo livello attuale e degli ultimi mesi, lui è giustamente il numero 5 del mondo“, spiega la voce tecnica di Eurosport.