Dagnoni annuncia: “Il velodromo di Spresiano pronto prima del 2028. Il ciclismo aumenterà il suo valore”
È tempo di bilanci per il ciclismo italiano al termine di un 2024 che ha segnato la chiusura del ciclo olimpico culminato con i Giochi di Parigi. Il movimento azzurro presenta sicuramente alcune eccellenze (come Filippo Ganna ed Elisa Longo Borghini), anche se non mancano delle lacune soprattutto per quanto riguarda il settore maschile su strada ai massimi livelli internazionali.
Cordiano Dagnoni, in attesa delle prossime elezioni federali, ha fatto il punto della situazione in un’intervista concessa a Tina Ruggeri di InBici: “Innanzitutto ci aspetta questa elezione (il 19 gennaio, ndr) che spero possa consentirmi di continuare il lavoro fatto in questi quattro anni e che ha già dato i suoi frutti, ma io sono convinto che nel prossimo quadriennio potrà dare ulteriori frutti anche perché questa macchina organizzativa già rodata si avvia con un’intensità diversa. Sono convinto che il valore del ciclismo nel prossimo quadriennio possa aumentare“.
“Le maglie iridate vinte in specialità dove da tempo non avevamo soddisfazioni del genere. Al di là delle vittorie olimpiche del quartetto a Tokyo e di Consonni-Guazzini a Parigi, credo che le soddisfazioni grandi siano proprio quelle delle categorie giovanili come gli juniores, una categoria che sta crescendo ed è frutto della nostra gestione e del lavoro dei nostri tecnici“, prosegue il presidente della Federciclismo.
Sulle tempistiche relative ai lavori per completare il velodromo di Spresiano: “Quando siamo arrivati abbiamo trovato quest’impianto morto, per cui è stato impegnativo però è bello almeno alla fine di un quadriennio riuscire ad avere la certezza di ripartire con i lavori e di avere l’impianto disponibile prima delle prossime Olimpiadi“.
Sulla candidatura di Trentino e Alto Adige per ospitare i Mondiali del 2031 (strada e pista): “Penso ci sarà una scelta definitiva da parte dell’UCI, ma li vedo molto ben intenzionati ad assegnare questo grande Mondiale al Trentino e fare in modo che tutte le specialità, come avvenuto a Glasgow l’anno scorso e come succederà nell’Alta Savoia nel 2027, saranno in quel territorio. L’unica pista disponibile potrà essere quella di Spresiano. Se sarà omologabile per i Mondiali? Assolutamente sì“.