L’Italia scopre il giovane Gregorio Bernardi a Bormio. Impressionò ai Mondiali juniores
Dopo la pausa natalizia, la Coppa del Mondo maschile di sci alpino vivrà l’ultimo appuntamento del suo 2024. Dopo la Saslong in Val Gardena, ecco un’altra grande classica del Circo Bianco come la Stelvio di Bormio. Si comincia già oggi con la prima prova cronometrata e saranno ben undici gli azzurri al cancelletto di partenza. Tra i convocati spicca il nome del giovane Gregorio Bernardi, che sulla carta d’identità recita ancora solo 20 anni e che potrebbe fare la sua seconda esperienza in World Cup della carriera.
L’esordio assoluto del piemontese, infatti, è avvenuto lo scorso febbraio nella discesa di Kvitfjell. Bernardi ha concluso in cinquantatreesima posizione a poco meno di due secondi e mezzo (+2.41) dal vincitore, lo svizzero Niels Hintermann, in una gara dai distacchi davvero molto contenuti, visto che i primi diciotto erano tutti dentro un secondo di differenza.
La giovane promessa di Sestriere, tesserato per le Fiamme Gialle, è un nipote d’arte. Infatti il nonno Bruno Piazzalunga partecipò alle Olimpiadi Invernali di Grenoble 1968, concludendo il gigante in undicesima posizione ed è proprio grazie al nonno che Gregorio si è avvicinato allo sci alpino.
Il miglior risultato della giovane carriera per il piemontese è stato sicuramente l’argento vinto ai Mondiali juniores dello scorso gennaio a Chatel in Francia, con Gregorio che ha concluso al secondo posto la discesa libera a 35 centesimi dallo svizzero Livio Hiltbrand e davanti al compagno di squadra Max Perathoner, che sarà anche lui presente a Bormio. La speranza è di vedere questi due ragazzi protagonisti anche al livello superiore, con l’Italia che ha bisogno di un ricambio generazionale e di nuove leve pronte a prendere l’eredità dei vari Paris, Casse e Innerhofer.