Biathlon, Jeanmonnot vince l’inseguimento femminile a Oberhof, Elvira Oeberg da record. 16ª Wierer
Non sembra di stare a Oberhof, ma ad Annecy-Le Grand Bornard. Continua a essere dai connotati francesi questa tappa nel borgo situato nella Selva di Turingia, a rappresenta tradizione e storia nel biathlon. Dopo le affermazioni nelle due Sprint donne e uomini, è arrivato il terzo sigillo della formazione d’Oltralpe nell’inseguimento femminile.
La prova sui 10 km ha sorriso a Lou Jeanmonnot, lucidissima nell’interpretare una pursuit che ha risentito della variazione repentina delle condizioni, specie al poligono. Le folate di vento, che spiravano sul campo gara, hanno reso ancor più impegnativo l’inseguimento per le atlete, su di un percorso di base complesso. Jeanmonnot, per questo, ha trovato grande consistenza nelle serie di tiro, sbagliando solo nella prima sessione a terra (1+0+0+0).
Per lei si tratta della settima affermazione in gare di alto livello (Coppa del Mondo+Mondiali+Olimpiadi) a livello individuale, nonché il 17° podio. Alle sue spalle hanno concluso la giovane norvegese Maren Kirkeide che, dopo il secondo posto della Sprint, ha ottenuto un’altra piazza d’onore in questa prova (0+2+0+0) a 18.1. Terzo gradino del podio e record per la svedese Elvira Oeberg: la scandinava, che partiva col pettorale n.37, si è resa protagonista di una rimonta che a livello femminile non si era mai vista in questo format (0+0+0+1), a 26.2 dalla vetta.
Per la Francia da sottolineare anche i piazzamenti di Oceane Michelon (0+1+0+1) in quarta piazza a 28.9, di Jeanne Richard in sesta (0+0+1+1) a 33.7, di Justine Braisaz-Bouchet in nona (1+3+0+0) e di Julia Simon in decima (0+0+4+1) a 1:09.7, che ha buttato tutto all’aria per la gestione della prima serie in piedi. Quattordicesima la vincitrice della Sprint, Paula Botet (0+2+1+2) a 1:25.9.
In casa Italia ci si deve un po’ rammaricare per il risultato di Dorothea Wierer. La campionesse altoatesina, col pettorale n.19, stava rimontando e si era portata nelle posizioni nobili in top-10. Sfortunatamente gli errori nelle sessioni in piedi hanno fatto sfumare le chance di un grande risultato e la chiusura è stata in sedicesima posizione (0+0+1+2) a 1:31.1 dal vertice. Buona la prova di Michela Carrara che ha terminato 19ma (1+2+0+0) a 1:44.3 e piazzamento a punti anche per Martina Trabucchi (2+1+0+0) 34ma a 3:57.0 e Samuela Comola (1+1+0+1) 38ma a 4:25.0.
La tedesca Franziska Preuss, giunta ventesima in quest’inseguimento (1+0+1+1) a 1:51.3, conserva la leadership della classifica generale con 599 punti a precedere Jeanmonnot (483) ed Elvira Oeberg (440). Wierer è tredicesima con 236 punti.