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Pagelle gigante Adelboden: De Aliprandini corsaro delle nevi, si rivede Della Vite, Vinatzer insufficiente

PAGELLE GIGANTE ADELBODEN 2025

Marco Odermatt, 9: quinta vittoria stagionale sommando gigante, discesa e superG. Conferma di non avere avversari credibili per la classifica generale. Tuttavia è meno dominante tra le porte larghe rispetto al passato, molto più attaccabile. Oggi l’ha spuntata per soli 2 decimi sul compagno di squadra.

Loic Meillard, 8,5: essere in testa alla prima manche del gigante di Adelboden, per uno svizzero, non è mai facile. Eppure non ha patito più di tanto la tensione, disputando un’ottima seconda frazione. Il successo è sfumato per un pizzico di coraggio mancato sul muro finale, laddove Odermatt ha fatto la differenza.

Luca De Aliprandini, 10: esaltante. Nella prima frazione, senza un gravissimo errore, si sarebbe ritrovato in prima o seconda posizione. Nella frazione conclusiva si è letteralmente sbranato la pista: impressionante quello che ha fatto. È andato all’arrembaggio come un corsaro delle nevi, attaccando in maniera furibonda porta dopo porta. Oggi, in termini di pura velocità, De Aliprandini è stato il migliore. Nella seconda manche, in cui è risultato il più veloce, ha rifilato quasi mezzo secondo a Odermatt. L’azzurro sale sul podio per la seconda volta in carriera in Coppa del Mondo, ma non va dimenticato anche l’argento del 2021 a Cortina d’Ampezzo (alle Olimpiadi, tuttavia, gli uomini gareggeranno a Bormio). Per le condizioni in cui si trova, De Aliprandini è il classico cavallo pazzo: in una gara secca come quella dei Mondiali di Saalbach può mettere paura a chiunque.

Thomas Tumler, 7.5: solo De Aliprandini impedisce la tripletta rossocrociata. Il classe 1989 conferma l’ingresso in una nuova dimensione dopo la vittoria a Beaver Creek.

Filippo Della Vite, 7: ben tornato! Si era letteralmente perso, non andava a punti addirittura dal gigante di Palisades Tahoe del 24 febbraio scorso! Da allora solo uscite ed errori a volontà. Una vera e propria crisi di identità, dalla quale oggi si può iniziare a vedere la luce in fondo al tunnel. Come nel caso di De Aliprandini, ma forse persino di più, anche Della Vite dà sempre la sensazione di rischiare al limite, se non oltre, dunque l’errore può sempre essere in agguato. Però l’11° posto odierno deve dare tanto morale ad uno dei rarissimi giovani veramente interessanti del panorama maschile italiano.

Alex Vinatzer, 5: il rendimento disastroso in slalom oggi lo ha condizionato anche in gigante. Per lui sarebbe stato meglio se si fosse mantenuto il programma originario, con la gara tra le porte larghe al sabato. Ha dato proprio la sensazione di sciare con margine, preoccupato più di non sbagliare che di attaccare. Un approccio completamente diverso rispetto ai compagni di squadra. Il 18° posto finale è discreto, ma nulla più.




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