Matteo Berrettini: “Arrivo a Melbourne pronto e carico. Negli ultimi due anni era sempre una rincorsa…”
Matteo Berrettini si appresta ad affrontare il primo Slam della nuova stagione con l’obiettivo di fare più strada possibile e continuare così a risalire il ranking mondiale dopo il lungo stop per infortunio che lo aveva fatto sprofondare fuori dalla top150. L’azzurro sfiderà martedì 14 gennaio al primo turno degli Australian Open 2025 il britannico Cameron Norrie, con all’orizzonte un possibile secondo atto da brividi contro il danese Holger Rune.
“Arrivo a Melbourne pronto e carico, non succedeva da un po’. Negli ultimi due anni è stata sempre una rincorsa, un cercare di ritornare. Fermarsi, ripartire, fermarsi: non è stato facile. La vita non è solo prendere a racchettate una pallina. Questa volta ho potuto lavorare al mio obiettivo senza farmi prendere dall’ansia di dimostrare subito qualcosa, di fare punti, di risalire la classifica. La parola d’ordine è diventata ‘pazienza’”, dichiara il tennista romano.
Sulla vittoria della Coppa Davis 2024 da protagonista: “A Malaga ho raggiunto uno dei punti più alti della mia carriera. La festa, gli abbracci, la coppa, la gioia e la consapevolezza di far parte di un gruppo pazzesco: tutta roba che ti dà una spinta incredibile. Però ti toglie anche molto, può diventare un’arma a doppio taglio. Il calendario è già fitto, tutto si comprime ancora di più“.
“Sai che dovrai dedicare almeno 3-4 settimane di ulteriore lavoro, intenso. Finisce che non molli nemmeno un secondo, tutte queste sfide rappresentano un grande stress psicofisico. Hai bisogno di riposare i muscoli e la testa. Rinunciare, quando è il caso. Vincenzo Santopadre mi ha insegnato a essere allenatore di me stesso. A prendermi per mano, a guidarmi nei momenti difficili“, aggiunge il finalista di Wimbledon 2021.