Fisico e completezza: Joao Fonseca impressiona. E ora troverà Sonego…
Un predestinato. Si abusa un po’ di questo termine nella quotidianità, ma nel caso è perfettamente calzante per rappresentare il soggetto. Joao Fonseca è sicuramente il personaggio del day-3 degli Australian Open 2025 a Melbourne. Il modo in cui alla sua prima partita nel tabellone principale in uno Slam abbia sconfitto 3 set a 0 il n.9 del mondo, Andrey Rublev, è stato letteralmente impressionante.
Fonseca è entrato in una ristretta cerchia di tennisti capaci di battere un top-10 in maniera così precoce in un Major. Gli esempi sono di Mario Ancic contro Roger Federer (n.9 del mondo) a Wimbledon nel 2002 (18 anni e 86 giorni), di Carlos Alcaraz negli US Open del 2021 (18 anni e 117 giorni) contro Stefanos Tsitsipas (n.3 del mondo) e di Marat Safafin contro Gustavo Kuerten (n.8 del ranking) al Roland Garros del 1998 (18 anni e 119 giorni).
Il sudamericano a 18 anni e 144 giorni ha sconfitto in Australia il moscovita, mettendo in mostra un repertorio di colpi davvero completo per un classe 2006. C’è tutto nel tennis di Fonseca: potenza, varietà e prestanza atletica. E così il confronto che attende Lorenzo Sonego nel prossimo round appare ancor più complicato di quanto sarebbe stato con Rublev, tenendo in considerazione anche l’unico precedente vinto dal verdeoro a Bucarest l’anno scorso.
Nessuno può sapere ora come ora quali potranno essere le prospettive future di questo giovane tennista di Rio de Janeiro, ma i numeri in campo sono notevoli, considerando che nella vittoria del Challenger di Canberra e nel percorso tra qualificazioni e main draw degli Australian Open ha vinto 19 set e ne ha persi zero!