Crisi KTM: si dimette il CEO Stefan Pierer. Ore cruciali per il destino dell’azienda
La KTM continua a navigare in acque agitate, per non dire agitatissime. Come sappiamo la celeberrima azienda motociclistica ha presentato istanza di fallimento lo scorso novembre, e adesso si sta ritrovando a salvare il salvabile per poter ovviare alle tante problematiche palesatisi nell’ultimo periodo e per individuare una strada al fine di proseguire l’attività. Non a caso nella giornata di ieri Stefan Pierer ha rassegnato le dimissioni da CEO di Pierer Mobility, dopo una leadership durata oltre trent’anni.
Una svolta che arriva in un momento strategico. Proprio nella giornata odierna infatti è in programma la riunione di azionisti e creditori, fondamentale per capire il destino del gruppo. Da quanto emerso, Pierer rimarrà comunque all’interno del progetto, ma come semplice membro del consiglio direttivo. Gottfried Neumeister, già in carica durante la crisi, è stato indicato come sostituto ufficiale dell’austriaco.
“Per me KTM è sempre stata più di una semplice azienda: è stata ed è una passione, una missione e una famiglia – ha detto Pierer in una nota – La decisione di cedere il timone non è stata facile. Sono profondamente convinto che Gottfried Neumeister, con la sua strategia basata sulla lungimiranza e l’impegno, sia la scelta giusta per guidare KTM verso il futuro”.
A fargli eco è il subentrato Neumeister: “Stefan Pierer ha creato un’azienda unica, che riflette la passione e lo spirito pionieristico di tutti i dipendenti. Considero mio compito preservare quest’eredità e allo stesso tempo aprire nuove strade. KTM è sinonimo di coraggio, innovazione e passione: valori che continueremo a vivere e a portare avanti il futuro. Insieme al nostro team, continueremo a rafforzare KTM e a stabilire nuovi standard per costruire le migliori motociclette al mondo”.