Australian Open, Madison Keys e il successo ‘fuori tempo massimo’ grazie alla tattica. Ora riconfermarsi
Tra le tre litiganti è la quarta a godere. Sembrava tutto apparecchiato per la tripletta di Aryna Sabalenka agli Australian Open dopo i ko di Coco Gauff ed Iga Swiatek e invece siamo qui a celebrare una nuova campionessa Slam, una giocatrice capace sempre di fare molta strada ma di cadere spesso sul più bello: onore a Madison Keys, per la prima volta trionfante in un Major.
A otto anni di margine dalla sua prima (e unica, fino ad oggi) finale di uno Slam, quell’US Open 2017 perso contro Sloane Stephens, era chiamata a un compito difficile: evitare il terzo successo consecutivo a Melbourne Park della numero 1 al mondo, apparentemente la più forte di tutte sul cemento come ha dimostrato un 2024 quasi immacolato. Ma non aveva fatto i conti con una giocatrice che stava giocando su una nuvola.
Anche lei con un inizio di 2025 da applausi, grazie anche al successo di Adelaide su Jessica Pegula in finale; già lì era apparsa più sicura dei propri mezzi, battendo nel suo cammino giocatrici davvero ostiche come Beatriz Haddad Maia, Jelena Ostapenko, Daria Kasatkina e Liudmila Samsonova. E i successi su Elena Rybakina e Iga Swiatek a Melbourne ce l’hanno ridata molto più sicura dei propri mezzi e anche meno ossessionata dal successo.
E forse è questa la chiave del suo successo quest’oggi, arrivando con la leggiadria di chi non sentiva la pressione ma provando a mettere il match su un altro piano: sapendo di non poterla vincere facendo braccio di ferro con Sabalenka, l’ha messa sull’acume tattico provando a variare le cose e mostrando una lucidità non comune per una giocatrice a un passo dalla vittoria più grande della sua carriera. Viene incontro a questa immagine l’undicesimo gioco del terzo set, giocato con una precisione impressionante.
Un successo meritato per quanto visto nel torneo, dopo aver battuto non solo Sabalenka ma anche la numero 2 Iga Swiatek, oltre alle altre due top 10 del seeding Elena Rybakina e Diane Collins. Ora, con il best ranking raggiunto della settima posizione in classifica, arriva il passaggio più difficile, quello di confermarsi a questi livelli. Di dimostrare se il suo acume tattico, arrivato nella maturità sportiva, può darle ancora soddisfazioni o se ha trovato le due settimane ‘della vita’ per vincere un titolo meritato. Ce lo dirà il tempo, ma oggi è solo sorrisi per Madison Keys, che sembrava ormai fuori tempo massimo per determinati livelli.