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Vagnozzi celebra Sinner: “Può vincere Roland Garros e Wimbledon. La Bild? Va a testa alta”

Sono ore di festa per Simone Vagnozzi. Il coach italiano si è goduto sul campo della Rod Laver Arena il trionfo di Jannik Sinner, che ha conquistato il terzo titolo Slam della carriera e il secondo consecutivo a Melbourne. Una finale vinta in maniera chiara dal n.1 del mondo contro il tedesco Alexander Zverev (n.2 ATP) sul punteggio di 6-3 7-6 (4) 6-3 in 2 ore e 45 minuti di partita.

È stata una partita in cui Jannik è stato superiore da fondo e tatticamente rispetto a Zverev, che si è affidato tanto al servizio per rimanere in scia. Spero sinceramente che Sasha vinca uno Slam perché negli ultimi due anni è migliorato moltissimo. Ci saranno anche momenti in cui Sinner non giocherà bane e lui magari potrebbe essere lì. Il tedesco è un grandissimo giocatore e merita di vincere un Major“, ha dichiarato in conferenza stampa Vagnozzi.

Una cerimonia di premiazione particolare in cui anche i tecnici (Vagnozzi e Darren Cahill) sono stati premiati: “È stato gesto carino che apprezziamo, per me c’è spazio, non ho gli stessi problemi di Jannik per i trofei (sorride, ndr.)“. Tanti successi che però non saziano di certo: “Penso che c’è sempre da migliorare  perché è importantissimo avere quella voglia per ottenere certi risultati. È un momento in cui sta giocando benissimo, ma ci saranno momenti più complicati. Bisogna star sul pezzo e allenarsi“.

Tornando sull’analisi della partita, Vagnozzi ha aggiunto ai colleghi stranieri: “Penso che abbia giocato la partita migliore finora nel torneo. Credo che dopo la semifinale qualcuno mi abbia chiesto perché gioca sempre il miglior tennis nei momenti difficili. Lui ama trovarsi in questa condizione e sono rimasto anche sorpreso dal livello che ha espresso quest’oggi“.

L’allenatore italiano è tornato sui problemi fisici che hanno un po’ accompagnato il percorso di Jannik in queste due settimane, pensando soprattutto all’ottavo di finale contro Holger Rune: “Non ha avuto alcun problema al tendine del ginocchio. Nel match contro Rune essenzialmente non era al 100%, era una giornata molto calda. Questo è quanto accaduto. In un torneo del Grande Slam sono cose che possono accadere. È stato davvero bravo a gestire quella situazione e oggi è andato oltre, semplicemente superlativo“.

Sensazioni diverse rispetto a quelle del 2024: “Rispetto all’anno scorso è un giocatore più sicuro e calmo. È evoluto molto come tennista, ha maggiori certezze al servizio e in altri aspetti del gioco. Tutte queste cose fanno la differenza in un Major. Comunque, è ancora giovane e lavorerà ogni giorno per continuare a migliore nel tentativo di mettere altre cose nel suo gioco. Parliamo anche di aspetti legati al suo fisico. Quando parliamo di livello alto, penso a Djokovic, Nadal e Federer, e da questo punto di vista siamo ancora lontani, ma di sicuro è uno che ci può provare ad avvicinarsi”. 

Le ambizioni non mancano e Vagnozzi ha sottolineato: “Penso che lui abbia come superficie più naturale il cemento. L’anno scorso ha raggiunto le semifinali a Parigi e i quarti a Wimbledon e nel 2023 le semifinali sull’erba di Londra. Per quanto mi riguarda, può provare a vincere sia al Roland Garros che nei Championships, magari sulla terra è più complicato. Nel 2024 era stato anche un po’ sfortunato sui campi di Church Road, perché in quella partita contro Medvedev non era al 100%, altrimenti avrebbe avuto chance per vincere“.

L’allenatore italiano ha parlato anche delle qualità del suo giocatore: “Lui ha un talento incredibile, mentalmente è davvero fortissimo. Quando vuole qualcosa, cerca di fare del meglio che può. Quindi a volte quando qualcuno parla di Jannik, parla solo del suo colpo da fondo o della sua potenza non lo descrive in maniera precisa, in quanto ha una capacità di apprendimento notevolissima“.

In conclusione, dai media italiani si è fatto riferimento anche all’articolo del giornale tedesco “Bild”, che ha presentato la finale come la sfida tra Zverev e un giocatore (Sinner) che non avrebbe dovuto giocare per la vicenda “Clostebol”: “Ne abbiamo parlato tante volte, l’unica cosa che possiamo fare è controllare quello che facciamo noi. La nostra preoccupazione è su come stare mentalmente in campo, come giocare tatticamente, ma non possiamo controllare tutto e tutti. Noi sappiamo cosa sia accaduto: Sinner è pulito e non ha fatto niente, va in giro a testa alta“.

Dichiarazioni da Vanni Gibertini




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