La Serbia di Novak Djokovic rischia la Serie B in Coppa Davis: merito della rimonta della Danimarca di Rune
Molto pesanti gli effetti dell’assenza di Novak Djokovic nel tie dell’attuale format di Coppa Davis tra Serbia e Danimarca. Il suo Paese, infatti, adesso rischia di scendere nel World Group I, che di fatto è un po’ come la Serie B della competizione a squadre.
Un tie, quello della Royal Arena di Copenaghen, che però è stato comunque incertissimo, perché i serbi si trovavano sul 2-0 già nel primo giorno. Non solo per la prevedibile vittoria di Miomir Kecmanovic su Elmer Møller (anche se più faticosa del dovuto), ma soprattutto perché Hamad Medjedovic è riuscito a imporsi su Holger Rune poco dopo, in tre parziali.
Pur se cambiata, e anche di tanto, rispetto ai tempi precedenti il 2019, la Davis rimane quella competizione dove può succedere davvero di tutto. Ed è così che, se il venerdì si è rivelato questo, al sabato si è completata l’inattesa rimonta danese. Prima il doppio, dove Johannes Ingildsen ha fatto compagnia a Rune nel battere Medjedovic e Kecmanovic, e poi i singolari. Rune ha ripreso in mano la questione Kecmanovic e lo ha sconfitto in due parziali, infine l’imprevedibile. Medjedovic è un forte giocatore in prospettiva, ma esistono l’incostanza ed esiste un fattore Davis, così Møller, al massimo 149 del mondo sebbene con margini di crescita (è del 2003), è riuscito a rimontare il serbo e a portare la Danimarca al secondo turno.
La Serbia non è l’unica squadra di peso costretta al playoff di spareggio: dovrà rimboccarsi le maniche anche la Gran Bretagna, che senza Draper e Norrie ha dovuto cedere di fronte al Giappone che, invece, dell’accoppiata Nishioka-Nishikori poteva fregiarsi in questa fattispecie. Resta da capire se quest’oggi altri colpi eccellenti ci saranno: principale indiziato il Canada, sotto 0-2 con l’Ungheria anche se questo è un ulteriore caso di assenza dei migliori (Auger-Aliassime in testa).