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Oasport: Nuoto paralimpico: Super-Italia a Berlino! Morlacchi, medaglie e record
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Sci alpino, le speranze di medaglia dell’Italia ai Mondiali. Tutto sulle donne, ma gli uomini sono outsider in ogni gara

Domani cominciano i Mondiali di sci alpino a Saalbach. Sarà subito una giornata importante perchè vengono assegnate le prime medaglie nel parallelo a squadre, una delle novità, insieme alle combinate a squadre, che ci sarà in questa rassegna iridata rispetto alla classica stagione di Coppa del Mondo. L’Italia arriva in Austria con grandi ambizioni e con la consapevolezza di avere due punte di diamante che possono far sognare, ma anche una squadra che al completo può lottare per la medaglia praticamente in tutte le gare tranne lo slalom femminile.

Come detto i fari azzurri sono completamente puntati su Federica Brignone e Sofia Goggia, finora protagoniste di una stagione strabiliante. In campo femminile sono arrivate sette vittorie e sei podi e tutti portano la firmano solamente della valdostana e della bergamasca. Nella velocità, sia in discesa sia in superG, le due azzurre si presentano tra le assolute favorite per la medaglia d’oro. In discesa la classifica di Coppa del Mondo recita prima Brignone e seconda Goggia, ma in superG cambia di pochissimo il discorso. Certamente le rivali non mancano, soprattutto la svizzera Lara Gut-Behrami e la padrona di casa Cornelia Huetter, ma attenzione anche possibili mine vaganti.

Goggia vuole assolutamente la medaglia d’oro ai Mondiali, l’unica che le manca nella sua straordinaria bacheca. Brignone è riuscita a Courchevel a cancellare quello zero, grazie alla combinata, ma senza alcun dubbio la valdostana ne vuole un altro e magari in una delle specialità “classiche”. Oltre alla velocità, Federica ha anche la carta importante del gigante. La valdostana ha due vittorie in questa stagione tra le porte larghe, ma anche tre pesantissime uscite che hanno sicuramente inciso anche nella lotta per la classifica generale e che potrebbero aver messo qualche tarlo nella testa di Brignone.

In campo femminile si spera poi che l’aria del Mondiale possa ridare fiducia a Marta Bassino, che deve difendere il titolo vinto in superG due anni fa. La piemontese è reduce da una prima parte di stagione molto complicata, con pochi alti e molti bassi. Fare bene nuovamente in superG, potrebbe poi aiutarla anche per il gigante. Nelle gare veloci ci sarà sicuramente Elena Curtoni, che può dire la sua soprattutto in superG, poi attenzione a Laura Pirovano, possibile mina vagante e che sogna quel podio mai arrivato in Coppa del Mondo e che magari potrebbe proprio arrivare ai Mondiali.

Passando agli uomini viene da pensare che l’Italia può giocarsi una medaglia in ogni gara. Gli azzurri non sono mai tra i favoriti, ma sono sicuramente ben presenti sia nelle discipline veloci sia in quelle tecniche nel gruppo degli outsider, che possono lottare per un piazzamento sul podio iridato.

Si comincia con la velocità e Dominik Paris ha mostrato qualche segnale di crescita nelle ultime uscite gare e può davvero essere l’outsider di lusso soprattutto in discesa libera. Un po’ più indietro parte Mattia Casse, ma il piemontese, che deve ritrovare lo smalto di novembre e della prima parte di dicembre. La gara di Casse potrebbe essere il superG, dove sogna magari un clamoroso colpo Giovanni Franzoni, con il Mondiale che regala sempre qualche sorpresa.

Tra gigante e slalom ecco che ci sono Luca de Aliprandini ed Alex Vinatzer, assolutamente due mine vaganti per la lotta al podio. Entrambi si sono già messi al collo una medaglia mondiale e sognano il bis. Chiaramente servirà anche un pizzico di fortuna e soprattutto la gara perfetta. Può succedere di tutto e la speranza e di vedere gli azzurri protagonisti.

Il Mondiale partirà dunque domani e con il parallelo. L’Italia schiera un quartetto molto interessante (Alex Vinatzer, Filippo Della Vite, Lara Della Mea, Giorgia Collomb) e che può dire la sua visto che ci sono due “specialisti” come Vinatzer e Della Mea che si sono già messi al collo una medaglia in questa gara nel 2019. Non sarà facile, visto che ci sono tante formazioni competitive, ma l’Italia può davvero sognare di aprire la rassegna iridata di Saalbach con una medaglia.




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