Ciclocross, Viezzi e Agostinacchio: conferme dai Mondiali sull’Italia del futuro
L’Italia del futuro esce con grande consapevolezza dai Mondiali di ciclocross a Liévin (Francia). Lo squillo principale è stato quello nella prova juniores da parte di Mattia Agostinacchio: il valdostano ha vinto facendo leva sulla sua resistenza e la sua gestione dello sforzo rispetto ai suoi avversari. Un successo di prestigio che arriva dopo il secondo posto in Coppa del Mondo: il talento è lampante e il futuro può essere roseo.
Una prova juniores in cui un altro italiano è arrivato sul podio e si tratta del classe 2008 Filippo Grigolini che arriva a 30 secondi di ritardo. L’azzurro era arrivato terzo ai Campionati Italiani, ma non aveva mai conquistato il podio in Coppa del Mondo: proprio questo Mondiale potrebbe dargli estrema fiducia per il prosieguo del suo percorso di crescita.
Grandi conferme sono arrivate da parte di Stefano Viezzi: il friulano è passato dagli juniores agli under 23 quest’anno ed è arrivato ai piedi del podio, nonostante una caduta. Già le ultime tappe di Coppa del Mondo avevano fatto vedere una crescita, con il quinto posto a Benidorm e il terzo posto a Hooghereide e stavolta il podio è distato una manciata di secondi. Ricordiamo che Viezzi è un classe 2006 ed è arrivato dietro a un 2003 come Tibor del Grosso, un altro 2003 come Jente Michels e un 2004 come Kay de Bruyckere.
Dalle prove élite la nota più positiva è Sara Casasola: l’azzurra è la prima dietro all'”armata olandese” e all’ungherese Blanka Vas, conquistando una buonissima sesta posizione. Lontanissimo invece al maschile Gioele Bertolini che è giunto fuori dai primi 20.